Il Presidente Gimbe, ‘mancata programmazione e politiche sindacali miopi, alzando età pensionabile e massimale si nasconde solo la polvere sotto il tappeto’
MILANO – La carenza dei pediatri di libera scelta (Pls) in Italia è “un’emergenza annunciata”. Un problema che “deriva da errori di programmazione del fabbisogno, in particolare la mancata sincronia per bilanciare pensionamenti attesi e borse di studio per la Scuola di specializzazione. Ma” la carenza di Pls “rimane fortemente condizionata sia da miopi politiche sindacali, sia da variabili locali non sempre prevedibili che rendono difficile calcolarne il fabbisogno”.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commenta così i risultati del report Gimbe che analizza le “criticità insite nelle norme che regolano l’inserimento dei Pls nel Servizio sanitario nazionale” e stima l’entità della carenza di questi specialisti nelle diverse regioni italiane. “Innalzare l’età pensionabile a 72 anni e aumentare il massimale” di assistiti per ogni Pls da 800 “a 1.000 – avverte Cartabellotta – serve solo a mettere ‘la polvere sotto il tappeto’ e non a risolvere il grave problema della carenza dei Pls. In tal senso servono un’adeguata programmazione, modelli organizzativi che puntino sul lavoro di team, grazie anche alle Case di comunità e alla telemedicina, oltre che accordi sindacali in linea con i reali bisogni della popolazione. Perché guardando ai numeri di pensionamenti attesi e dei nuovi pediatri – ammonisce il presidente – è ragionevolmente certo che nei prossimi anni la carenza non potrà che acuirsi ulteriormente”.