Pubblichiamo il discorso integrale pronunciato ieri in Consiglio Regionale dal Presidente della Lombardia, Attilio Fontana
Signor Presidente, Signori Consiglieri, ho riflettuto molto sullโopportunitร di intervenire oggi in questโaula, soprattutto per la preoccupazione di dare una ulteriore cassa di risonanza a polemiche che ritengo sterili, inutili, strumentali, oltre che lesive della mia persona e del ruolo istituzionale che ho lโonore di ricoprire.Ma alla fine ho deciso di essere qui, non solo per riaffermare la veritร dei fatti, ma soprattutto per voltare pagina, per affermare con forza la volontร di andare oltre, affrontando un presente pieno di incognite e guardando alle sfide e alle opportunitร del futuro.
2. La risposta della Lombardia ad uno โtsunamiโ imprevedibile Vorrei partire da una premessa, che non dobbiamo mai dare per scontata.Abbiamo vissuto e stiamo vivendo una circostanza storica assolutamente eccezionale: lโesplosione dellโemergenza Covid-19 non era prevista nรฉ prevedibile ed ha investito come uno tsunami la Lombardia come il mondo intero.La progressione geometrica del contagio, la pressione esponenziale sul sistema sanitario, il numero dei malati e dei morti, la difficoltร di affrontare uno scenario inedito e senza paragoni, il lockdown, la grave crisi economica e sociale, lโincertezza del futuro: ci siamo trovati ad affrontare una situazione di grave difficoltร e incertezza, a cui Regione Lombardia ha risposto, fin dal 20 febbraio, con forza e determinazione senza indugiare su quali fossero le competenze regionali o nazionali.
Fino alla fine di gennaio non ci fu alcun allarme da parte delle istituzioni sanitarie internazionali e nazionali: solo il 30 gennaio il direttore generale dellโOrganizzazione Mondiale della Sanitร dichiara il COVID-19 come unโemergenza di sanitร pubblica di rilevanza internazionale, ed รจ dellโ11 marzo la dichiarazione ufficiale di pandemia da parte dellโOMS.Molti punti rimangono ancora oscuri, non chiariti: ancora oggi si discute di come la Cina abbia sottovalutato il fenomeno, di come le informazioni non siano state fornite adeguatamente e tempestivamente, e cosรฌ via…Il 30 gennaio il Presidente del Consiglio Conte e il ministro della Salute Speranza dichiaravano in conferenza stampa: โEravamo giร molto vigili e attenti nel monitorare lโevoluzione di questa situazione critica, e non ci siamo fatti trovare impreparati. (โฆ) Eโ tutto sotto controlloโ.Solo a titolo informativo mi permetto di ricordare che il Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale, aggiornato nel 2016, dispone chiaramente di โcostituire, previo censimento dellโesistente, una riserva nazionale di antivirali, DPI, vaccini, antibiotici, kit diagnostici ed altri supporti tecnici per un rapido impiego nella fase emergenziale e, contestualmente, definire le modalitร di approvvigionamento a livello locale/regionale nelle fasi immediatamente successive. Soggetti: Ministero (prima fase) e Regioni (seconda fase)โ.
Ed รจ proprio di quei giorni la polemica sui minori rientrati dalla Cina.Insieme ad altri Governatori avevo chiesto un periodo di 14 giorni di isolamento prima di farli rientrare a scuole e nelle classi: oltre alle accuse di razzismo, alle quali sono ormai abituato, ricordo la risposta ufficiale avuta il 4 febbraio dalla ministra dellโIstruzione Azzolina: โNon abbiamo una emergenza per le scuole, niente inutili allarmismiโ.Anche in questo frangente, come sarebbe poi accaduto in seguito (penso al video in cui mi sono pubblicamente mostrato con una mascherina), gli inquisitori che allora criticavano come eccessive queste prese di posizione, si sono piรน tardi rivelati critici feroci sottolineando lentezze e ritardi nel rispondere allโaggravarsi della situazioneโฆ
Quello che รจ successo nei giorni successivi lo ricordiamo tutti, rimarrร scolpito per sempre nella nostra memoria.Non possiamo certo nascondere i numeri dei contagi e dei decessi avvenuti in Lombardia, una ferita profonda per la nostra comunitร regionale ed un dramma personale vissuto da migliaia di famiglie, a cui voglio anche oggi ribadire la mia vicinanza.Ma allo stesso tempo credo anche che sia intellettualmente onesto riconoscere che le misure prese fin da subito dalla Regione hanno contribuito a salvare decine di migliaia di vite nonostante la diffusione esponenziale della pandemia.
3. Un grazie ai lombardi Anche oggi voglio perciรฒ ribadire il mio grazie a medici, infermieri, operatori sanitari, volontari della Protezione Civile, che hanno dato una testimonianza esemplare di abnegazione e dedizione.
Voglio ringraziare tutti le ricercatrici e i ricercatori lombardi, che hanno sviluppato studi e ricerche sulle origini del virus, le sue caratteristiche, i suoi mutamenti, un lavoro straordinario che assicura alla Lombardia di essere sempre allโavanguardia e capofila nel paese.
Voglio ringraziare i nostri IRCCS, le strutture pubbliche e private che hanno cercato di affermare, con un lavoro quotidiano paziente e silenzioso, il valore della ricerca ed il rigore del metodo scientifico, in un periodo in cui lโubriacatura mediatica ha portato spesso ad oscurare la luciditร di ragionamento, alla ricerca solo di colpevoli da condannare.Sono convinto che giorno dopo giorno la veritร si imporrร .
Voglio ringraziare anche la nostra Direzione Generale Welfare e la Protezione civile regionale , che sono attivate da subito sia nellโUnitร di Crisi, che ha lavorato senza sosta fin dallโinizio dellโemergenza, sia poi nellโazione quotidiana di indirizzo e di azione nei confronti di tutti i soggetti del sistema sanitario, ATS, ASST, Ospedali privati e MMG e di raccordo con gli Enti Locali.
Ritengo poi doveroso sottolineare la grande generositร e il grande cuore dei lombardi: รจ stata promossa una raccolta di fondi, che ha visto oltre 33.000 donazioni per 53 milioni di Euro, ai quali si sono aggiunti gli oltre 131 milioni di Euro raccolti direttamente dagli ospedali lombardi, utilizzati per lโacquisto di DPI, disinfettanti, attrezzature mediche, respiratori e ventilatori polmonari, ecc.Ogni euro raccolto e speso ha una sua giustificazione, motivazione e rendicontazione.
Ed infine voglio anche ribadire con orgoglio la resilienza dei nostri cittadini lombardi, che hanno in larghissima maggioranza assicurato un rispetto generalizzato delle misure adottate, riducendo cosรฌ drasticamente le occasioni di contagio e dando prova di grande senso civico.Permettetemi una piccola parentesi su questo tema: a questo buon esito ha contribuito anche la nostra comunicazione istituzionale che perรฒ, nonostante uno sforzo eccezionale, qualche consigliere ha comunque trovato il modo di criticare.Mi sia consentito ricordare la costante attivitร di comunicazione e informazione attraverso i canali di Regione Lombardia e dellโAgenzia Stampa Lombardia Notizie (dal portale, ai social media, alle richieste dirette dei cittadini) e le importanti campagne di comunicazione che, in anticipo rispetto ad analoghe iniziative nazionali e locali (la prima campagna โCoronavirus. Fermiamolo insiemeโ รจ partita il 7 marzo), hanno rappresentato un chiaro segno della vicinanza che lโistituzione regionale rivolge ai propri cittadini.
4. Ristabilire la veritร dei fatti: lโoperato di ARIAEntrando poi nel merito delle tante, troppe polemiche che si sono succedute in questi mesi, vorrei partire dal tema dellโattivitร svolta da ARIA, la Centrale acquisti regionale, in questi ultimi mesi.
Tutti ricorderete le polemiche e le critiche alla Regione Lombardia, a cui รจ stata imputata una responsabilitร derivante invece dalle indicazioni tardive e spesso contraddittorie che arrivavano dallโOMS e dallโIstituto Superiore di Sanitร su tamponi, test sierologici, utilitร di mascherine e guanti, ecc.Tutti ricorderete le critiche allโinerzia della Regione Lombardia nel reperire sul mercato e acquistare mascherine, materiali o DPI, dimenticando invece le lunghe attese di indicazioni e provvedimenti del Governo e della Protezione Civile.
In questa situazione, per molti versi paragonabile ad una stagione di guerra in cui le regole consuete non permettevano di trovare soluzioni ordinarie, abbiamo alla fine deciso di fare da soli, perchรฉ era indispensabile reagire in tempi rapidi: spesso perciรฒ ho dato ai miei collaboratori indicazioni di procedere quanto piรน celermente possibile!
ARIA perciรฒ si รจ fatta carico di svolgere un compito di proporzioni gigantesche, in uno scenario di mercato, nazionale e internazionale, molto complicato.Vorrei qui ricordare, a titolo di esempio, solo alcuni dei principali acquisti effettuati da ARIA in questi mesi, a testimonianza di questa straordinaria mole di attivitร :
CATEGORIAQUANTITรIMPORTO (Iva esclusa)Camici chirurgici / impermeabili DPI di terza categoria / grembiuli 28 milioni126 milioni di euro Defibrillatore161880 mila euro Guanti in nitrile 68 milioni3,4 milioni di euro Guanti in vinile51 milioni2,3 milioni di euro Kit per detection molecolare200 mila6,1 milioni di euro Mascherine chirurgiche110 milioni29 milioni di euro Mascherine FFP2 e FFP344 milioni52 milioni di euro Mascherine per uso civile55 milioni7,2 milioni di euroOcchiali protettivi a maschera4,1 milioni8,5 milioni di euro Ossigenoterapia (servizio)23 milioni 39 milioni di euro Tute protettive4 milioni23 milioni di euro Visiere6,7 milioni8 milioni di euro
Per un totale complessivo di acquisti del valore di circa 365 milioni di euro, seguendo le procedure previste e autorizzate dal Governo per affrontare lโemergenza!Un risultato eccezionale, a cui certamente hanno contributo in modo significativo anche le tante imprese lombarde che si sono rese disponibili a riconvertire le loro produzioni, e che in questa occasione vorrei nuovamente ringraziare.
Alla luce di questa enorme mole di lavoro, vorrei perciรฒ spendere una parola per il Dr. Filippo Bongiovanni, che in una fase difficile ha svolto il suo compito di civil servant con passione, competenza e senza mai venir meno allโassunzione delle proprie responsabilitร ; esempio di una PA che non si muove solo con logiche difensive (per cui โlโoperazione รจ perfettamente riuscita ma il paziente รจ mortoโ), ma che prova ad intervenire e rispondere alle necessitร dettate dellโemergenza.
Ed anche in questa fase sono state rispettate le regole dettate dallโemergenza.Stare a guardare prima, e giudicare poi, รจ lo sport preferito per molti.Io devo solo ringraziare chi si รจ impegnato allo stremo, ha assunto decisioni non facili, si รจ assunto responsabilitร nellโunitร di crisi, nelle societร del SIREG, negli ospedali e nelle ATS: ogni tanto sarebbe bene guardare, se non con ammirazione almeno con rispetto, al lavoro di queste persone!
So bene che si sono diffuse opinioni, โspacciateโ come certezze, circa il presunto obbligo di Regione Lombardia di fornire DPI a tutti e non solo alle strutture pubbliche: mi spiace, ma non รจ proprio cosรฌ!Regione Lombardia non aveva e non ha alcun obbligo di fornire DPI alle RSA, che nella stragrande maggioranza dei casi sono strutture private accreditate, ai MMG, liberi professionisti convenzionati con il Ministero della Salute, agli ospedali privati.Ma proprio per far pronte ad una situazione di grave crisi abbiamo comunque ritenuto, non appena reperiti in numero sufficiente sul mercato, di fornire DPI a RSA e MMG, assumendosi cosรฌ una responsabilitร e un carico di lavoro non dovuto. Dovremo attenderci una inchiesta anche su questo aspetto che ci rimprovera di aver usato il denaro pubblico per soggetti non pubblici?
1. Un attacco politico alla mia persona: la mia completa estraneitร ai fatti che mi vengono contestatiIn tale scenario, a seguito di unโinchiesta di Report annunciata con toni scandalistici, si รจ molto parlato della vicenda โfornitura di camiciโ divulgata dalla piรน faziosa informazione con il refrain, ripetuto allโinverosimile: โDAMA, lโazienda del cognato del Presidente Fontana, cui partecipa al 10% sua moglie Robertaโ.
Ora se ne sta interessando la Magistratura, che sembrava voler cercare un mio โruolo attivoโ nella fornitura di quei camici; e da pochi giorni ho appreso che mi attribuisce un ruolo nella cosiddetta trasformazione della fornitura da onerosa a gratuita.
In realtร la vicenda รจ molto semplice ed oso dire banale.Sapevo che DAMA si era dichiarata disponibile a rendersi utile, ad offrire un contributo per rispondere allโemergenza Covid19.Lo aveva giร fatto in precedenti occasioni, ed anche la fornitura dei camici rientrava, per me, nellโambito della predetta disponibilitร .
Lโassessore Cattaneo aveva interpellato DAMA ed altri imprenditori sul territorio anchโessi disposti a โdare una manoโ.Tantโรจ che alla fine sono state coinvolte nelle forniture tutte e 5 le aziende che avevano dato disponibilitร a riconvertire le loro produzioni e quindi produrre camici per il sistema sanitario regionale, con quantitร e costi unitari differenti: ad esempio una fornitura di 600 mila camici al costo di 11,20 euro per un totale di 6.720.000 euro, o anche una per 707.223 pezzi al costo di 6 euro per un totale di 4.243.338 euro. Oppure unโaltra ditta al costo unitario di 9 euro.Per tutte queste aziende – che ringrazio per quanto fatto per i nostri operatori sanitari – รจ valsa la medesima procedura attuata per tutti gli acquisti fatti dopo lโautorizzazione del Governo a Regione Lombardia ad utilizzare le procedure semplificate di emergenza.
Dei rapporti negoziali ARIA-DAMA nulla ho saputo fino al 12 maggio scorso, data in cui mi si riferiva che era stata concordata una rilevante fornitura di camici a titolo oneroso. Sono tuttora convinto che si sia trattato di un negozio del tutto corretto.
Ma poichรฉ il male โ cosรฌ come il bene โ รจ negli occhi di chi guarda, ho chiesto a mio cognato di rinunciare al pagamento per evitare polemiche e strumentalizzazioni (sono stato facile profeta!) e di considerare quel mancato introito come un ulteriore gesto di generositร .
Non voglio entrare in altri particolari in questa sede: la magistratura sta lavorando proprio su questo punto, ipotizzando, secondo le ricostruzioni della stampa, una diversa ricostruzione relativa ad un mio coinvolgimento nei fatti.
Voglio solo dire fin dโora che avevo spontaneamente considerato di alleviare in qualche modo lโonere dellโoperazione, partecipando personalmente – proprio perchรฉ si trattava di mio cognato – alla copertura di una parte di quellโintervento economico. Si รจ trattata di decisione spontanea, volontaria e dovuta al rammarico nel constatare che il mio legame di affinitร aveva solo arrecato svantaggio ad una azienda legata alla mia famiglia.
E cosรฌ quel gesto รจ diventato sospetto, se non addirittura losco.Non รจ vero che la rinuncia al pagamento, definita โdonazioneโ con spirito del tutto irridente e poco nobile, sia dipesa dalla presenza di Report, โche giร stava interessandosi alla fornitura camiciโ.Report in realtร si รจ palesata con le prime domande sul punto solo il 1 giugno, quando erano giร trascorsi 18 giorni!
Io sapevo quel che sapevano tutti: in quel momento vi era una drammatica emergenza, ed era in corso una ricerca spasmodica di presidi di protezione individuale.Ma ribadisco che nulla ho saputo dei rapporti negoziali a titolo oneroso fra DAMA e ARIA fino al 12 maggio: questo ho inteso esprimere quando ho affermato di essere completamente estraneo e ignaro della fornitura onerosa in questione!
Le cose stanno cosรฌ e rimarranno immutabili nel tempo, a dispetto di chi vuole leggerle diversamente, stravolgendo la veritร .Ho piรน volte ribadito che le critiche alle mie azioni di Governo ed alle mie scelte politiche sono legittime ed anzi doverose, purchรฉ tengano conto della veritร : solo in questo caso possono essere davvero utili e costruttive.
Non posso tollerare che si dubiti della mia integritร e di quella dei miei famigliari.Il mio coinvolgimento, se di coinvolgimento si puรฒ parlare, รจ quello qui illustrato: nulla di piรน e nulla di meno, se non il fatto che la Regione Lombardia non ha speso un euro per i 50 mila camici!
5. Riaffermare la veritร dei fatti: la gestione dellโemergenzaE questa vicenda รจ solo lโultimo tra i tanti temi su cui si รจ sviluppata e diffusa una certa narrazione pubblica, che vorrei riprendere rapidamente per ribadire la mia posizione e riaffermare la veritร dei fatti.
6.1 Diffusione del contagioSin dallโinizio dellโemergenza si รจ detto che la Lombardia era la regione al mondo con la maggiore diffusione del virus, e certamente una rilettura retrospettiva di certi dati sanitari ci ha fatto scoprire che, fin da gennaio, erano probabilmente attivi nei nostri territori tre ceppi diversi (si vedano i diversi casi di polmoniti acute registrati in quel periodo); studi di istituzioni sanitarie autorevoli come lโOspedale Niguarda o il S.Matteo di Pavia hanno infatti dimostrato come sulla Lombardia si sia scatenata una vera e propria โpioggia di meteoritiโ, che ha assicurato una diffusione ampia e rapida del contagio.
Studi piรน recenti, come quello dellโUniversitร Vita e Salute – San Raffaele, dimostrano anche che, confrontando i dati di nove grandi ambiti metropolitani occidentali (dallโIle de France alla Greater London, dalla Catalogna allo Stato di New York), la Lombardia รจ assolutamente nella media (precisamente al 5ยฐ posto) per quanto riguarda i tassi cumulativi standardizzati di mortalitร a 70 gg dallโinizio dellโepidemia.Ciรฒ dimostra che queste aree metropolitane regionali sono state, per le loro stesse caratteristiche, le aree del mondo piรน massacrate dal virus in virtรน della concentrazione demografica, del dinamismo economico e sociale, che portano con sรจ una forte mobilitร dei cittadini e delle merci e straordinarie relazioni sociali ed economiche.Questa tragedia ha messo in discussione non solo le nostre abitudini, ma gli stessi paradigmi sociali che credevamo immutabili; ora dobbiamo imparare velocemente da queste drammatiche vicende, per ritrovare la forza e lo slancio per tornare ad essere, insieme, una Comunitร che guarda avanti e riprende il cammino.
Il rapporto dellโISTAT sulla mortalitร nel primo quadrimestre del 2020 dimostra come purtroppo lโeccesso di morti colpisce allo stesso modo le province lombarde e quelle emiliane confinanti:nella provincia di Piacenza il tasso di mortalitร standardizzato per 100 mila รจ stato del 240,8%, pressochรฉ identico a quello della provincia di Cremona, che รจ stato del 242,6%;nella provincia di Parma il tasso di mortalitร standardizzato per 100 mila รจ stato del 133,6%, molto vicino a quello della provincia di Mantova, che รจ stato del 120,2%.Perchรฉ dunque solo il sistema sanitario lombardo viene messo alla berlina?
Una regione densamente abitata, fortemente dinamica, con altissimi numeri di spostamenti intra ed extra regione, con una popolazione di etร avanzata (forse un merito non sempre riconosciuto del nostro sistema socio-sanitario?): questi sono i fattori oggettivi, e non paragonabili alle situazioni di altre regioni, che hanno causato una cosรฌ rapida ed ampia diffusione del virus.
6.2 RSAStessa dinamica per quanto riguarda le RSA.ร stata addossata alla Regione la colpa dei tanti anziani deceduti, quando lโOMS giร a fine aprile dichiarava ufficialmente che, secondo le stime relative ai paesi europei, quasi la metร delle vittime del Covid-19 si trovava in quelle strutture.Come รจ stato accertato, la Regione Lombardia non ha dato ordini a nessuno, non abbiamo in alcun modo obbligato le strutture ad ospitare malati Covid.
La relazione della Commissione di verifica sul PAT, che consiglio di leggere, dice bene cosa รจ successo e fornisce indicazioni preziose su cosa fare.Ovviamente non abbiamo visto, nรฉ mi aspettavo, la minima scusa per quanto detto e scritto. Anzi oggi siamo di fronte ad una nuova curiositร : la Regione, prima attaccata per non avere dato regole rigide per le RSA, viene invece accusata oggi di aver prescritto regole troppo rigideโฆ.
6.3 TamponiUna parola anche sui tamponi, per ribadire che ci siamo mossi esattamente come ha fatto la Regione Veneto, finchรฉ i numeri ce lo hanno permesso e finchรฉ le disposizioni governative lo hanno consentito.Quando la curva dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva si sono impennate in pochissimi giorni, รจ diventato oggettivamente impossibile riuscire a fare tamponi a tutti.Purtroppo, in quei giorni troppe persone si sono sentite sole ed abbandonate dal sistema sanitario, non trovando alcuno che le ascoltasse: riconosco questa nostra inevitabile debolezza dovuta alla tempesta che ci ha travolti , e ne sento il peso e la responsabilitร .
6.4 Ospedale in Fieraร stata poi contestata la realizzazione dellโOspedale in Fiera, che ricordo รจ stato interamente finanziato da oltre 5.000 donazioni private e realizzato in tempi record, nel momento in cui la pressione sul sistema sanitario era ai massimi livelli di allerta e le terapie intensive ormai al livello di saturazione e le previsioni sulla evoluzione del contagio in quei giorni, purtroppo drammatiche.E viene criticato il suo sottoutilizzo, quando in tutto il mondo sono state realizzate strutture di emergenza spesso mai nemmeno aperte: 16 strutture ospedaliere temporanee a Wuhan e nel resto della Cina, un padiglione espositivo a Berlino trasformato in un ospedale da 1.000 posti, 10 centri congressi riconvertiti in ospedali negli USA, lโExCel Centre di Londra trasformato in ospedale con 500 letti, lo stadio Maracanร in Brasile, adibito a ospedale per 900 pazienti, e cosรฌ via, senza dimenticare quello gemello di Civitanova Marche.
6.5 Zone rosseE non entro invece sul tema dellโistituzione delle zone rosse ad Alzano e Nembro, perchรฉ รจ in corso un procedimento giudiziario e giร sono uscite considerazioni importanti.Personalmente tengo a ribadire solo che mi sono sempre attenuto a quanto scritto nella Costituzione, che prevede che solo lo Stato possa intervenire sui diritti individuali e civili per limitarli in fasi emergenziali: prova ne รจ il fatto che la prima istituzione delle zone rosse fu firmata congiuntamente dai Presidenti delle Regioni con il Ministro della Salute.Ovviamente fino a quando la Regione Lombardia era lโunica a comparire sul banco degli imputati la polemica รจ stata feroce e violenta (ed anche personalmente ne ho subito le conseguenze), quando invece le responsabilitร si sono โspostateโ la pressione e lโattenzione sono improvvisamente calateโฆ
1. Un attacco politico allโistituzione regionalePotrei andare avanti a lungo, ed approfondire ancora piรน nel merito i singoli temi.Ma quello che mi preme sottolineare รจ il fatto che, a causa di tutti questi attacchi, la Regione Lombardia ha subito un grave contraccolpo a livello di reputazione, con la diffusione di un sentiment negativo nei suoi confronti, arrivando a mettere in discussione unโeccellenza, il sistema sanitario lombardo, unanimemente riconosciuta a livello nazionale e internazionale.
E queste polemiche hanno assunto anche una dimensione politica nazionale.ร stata fatta ricadere sulla Lombardia la colpa dei tagli alla sanitร operati a livello nazionale negli ultimi anni dai diversi governi che si sono succeduti.Da anni ogni finanziaria dello Stato ha ridotto le risorse per la sanitร ed ha imposto riduzione del personale medico ed infermieristico.Ribadisco qui la necessitร dellโautonomia nella gestione delle risorse: abbiamo i conti a posto, lasciateci assumere le persone di cui abbiamo bisogno, non solo ora dopo lโemergenza ma sempre!
Eโ stato proposto di commissariare la sanitร regionale, in un rigurgito statalista e accentratore.
Eโ stata attaccata la richiesta di autonomia delle regioni, un percorso giร in fase di trattativa avanzata, riproponendo addirittura il tema della revisione, in una chiave neo-centralista, del Titolo V della Costituzione.
E potrei andare avanti a lungo nel ricordare questo dibattito, che ritengo un poโ surreale e che non tiene conto di una evidenza per me molto chiara: pensate cosa sarebbe accaduto se non ci fossero state le regioni ad affrontare lโemergenza sanitaria!
Ma allora servono ancora le regioni nel 2020, a 50 anni dalla loro istituzione (anniversario che festeggiamo proprio questโanno)?Non voglio rispondere io, ma credo sia utile riprendere alcune parole illuminanti che il Presidente Piero Bassetti ha pronunciato qualche giorno fa proprio in questa aula:โQuando la natura ci ha dichiarato guerra con il Covid19, quando ci siamo trovati di fronte a questioni fondamentali come la salute, la vita, la morte, allora abbiamo riscoperto che ciรฒ che conta sono in primo luogo le comunitร primarie. In tale situazione lโefficienza delle istituzioni locali diventa perciรฒ lโoggetto politico prioritario, e si scopre allora che delle Regioni cโรจ bisogno!โ
Come spesso accade in queste circostanze, quando la si butta in caciara pochi resistono alla tentazione di buttar via il bambino insieme allโacqua sporca.Cosรฌ le opposizioni, invece di fare il loro mestiere nel merito, hanno cominciato ad attaccare in modo strumentale e scomposto me, il mio partito, lโintero centro destra, provando a costruire una narrazione distorta (leghisti buoni da una parte e cattivi dallโaltra), finalizzata unicamente a delegittimare la sua leadership.
Ma ciรฒ che mi รจ dispiaciuto di piรน รจ stato lโattacco, da parte di rappresentanti di altre istituzioni e di alcuni media, allo โspirito lombardoโ, con quellโatteggiamento di chi che arriva quasi a โgodereโ delle disgrazie altrui, specie quando a soffrire รจ il primo della classe. Ce lo ha ricordato bene in alcuni recenti articoli Ferruccio De Bortoli, la cui autorevolezza e credibilitร non possono certo essere messe in dubbio.
AFFRONTARE LE SFIDE DEL PRESENTE, IMMAGINANDO IL FUTURO
6. Il contesto e le misure messe subito in atto per fronteggiare lโemergenza Ma oggi sono qui proprio per dare a tutti un messaggio forte: basta polemiche, basta recriminazioni, รจ ora di guardare avanti, di guardare oltre, di costruire insieme il futuro!
La crisi sanitaria ha modificato radicalmente lo scenario macroeconomico internazionale, con effetti ancora indefiniti sul contesto socioeconomico dei territori.Ed alla crisi sanitaria si sta sommando una crisi economica che ha giร determinato una forte contrazione della produzione, con impatti occupazionali ancora mitigati dal massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali.
Secondo una stima di Prometeia, il PIL mondiale per il 2020 deve essere rivisto al ribasso di almeno 3,4 punti percentuali rispetto al 2019, a causa di diversi fattori concomitanti tra cui il deterioramento del mercato del lavoro negli Stati Uniti, un piรน lento recupero della Cina e un impatto economico del virus sui paesi europei piรน forte di quanto inizialmente previsto.Per lโItalia, tutti i principali indicatori congiunturali concorrono a delineare un quadro negativo per il 2020, con previsioni di variazioni negative del PIL italiano comprese tra gli 8 e i 13 punti percentuali, e lโandamento per la Regione Lombardia si presume sarร equiparabile.
Fin dallโinizio dellโemergenza abbiamo fronteggiato la crisi cercando di mettere in atto tutte le misure economiche possibili, in particolare sui due fronti piรน esposti ai colpi della crisi:Sostegno alle imprese per lโaccesso al credito e la liquiditร , con tante misure concordate e apprezzate dai nostri stakeholders (es. Credito Adesso, Credito Adesso Evolution, Genius, Fondo abbattimenti interessi, ecc.)Cassa Integrazione in deroga: sono state decretate e trasmesse allโINPS oltre 100 mila domande, che hanno impegnato risorse per oltre 680 milioni di euro.
Ma accanto a queste sono tante le misure significative, talvolta anche settoriali o piรน โpiccoleโ, che abbiamo attuato con uno sforzo eccezionale e a 360ยฐ.Non posso certo passarle tutte in rassegna, ma ci tengo a ricordare qualche altro esempio come:la sospensione pagamento dei tributi regionali (Bollo auto, canoni, concessioni);gli interventi mutuo prima casa e spese scolastiche a sostegno delle famiglie, prevedendo un contributo di 500 euro per il pagamento del mutuo prima casa e per lโacquisto di dotazioni tecnologiche per la didattica a distanza dei figli fino a 16 anni;tablet e smartphone per malati COVID: 250 tablet, 500 smartphone (con relative SIM per traffico) destinati agli ospedali lombardi per consentire ai malati in isolamento di comunicare con i propri familiari allโesterno.
1. La responsabilitร di un ente di governo: gli investimenti per la ripresaTanto รจ stato giร fatto, ma moltissimo rimane ancora da fare.Come dunque ripartire e rilanciare il motore della Lombardia?Sono profondamente convinto che sia responsabilitร di un Ente di governo guidare lโavvio di un nuovo corso, di una ricostruzione economica e sociale che possa porre le basi per lo sviluppo dei prossimi anni.Occorrerร perciรฒ innanzitutto concentrare ogni sforzo e ogni euro disponibile nelle prioritร strategiche individuate come determinanti per il rilancio economico e sociale, ponendosi al fianco delle imprese e dei lavoratori in un grande patto sociale per la rinascita.
Regione Lombardia รจ pronta ancora una volta a fare la sua parte, nel ruolo che le spetta: essere LA Lombardia, la locomotiva del paese.Come si puรฒ immaginare un rilancio del paese senza la Lombardia?E la Lombardia รจ il suo sistema economico, il suo tessuto produttivo, la sua anima sociale: confronto e dialogo con le rappresentanze di imprese e lavoratori sono state in questi mesi, e saranno ancora, uno dei pilastri fondamentali per la ripartenza di tutto il sistema.
In questo scenario di difficoltร economica, lโistituzione pubblica รจ lโunico soggetto in grado di intervenire con i necessari investimenti per la crescita, come iniezione di liquiditร a sostegno del reddito e per far ripartire i consumi, ma soprattutto con le risorse da destinare ad un nuovo sviluppo di tutto il sistema, nella logica di azioni improntate alla filosofia Draghi del โtuttto ciรฒ che serveโ.
Noi non possiamo indebitarci per la parte corrente, abbiamo scelto di indebitarci per fare investimenti.Con la l.r. 9/2020 abbiamo giร fatto un grande sforzo, mettendo a disposizione per la realizzazione di opere pubbliche strategiche investimenti per 3 miliardi di euro nel triennio 2020-2022, aumentati a 3,5 miliardi di euro con il PdL Assestamento di bilancio 2020-2022.Di queste risorse 400 milioni sono subito disponibili per interventi urgenti e rapidamente cantierabili โ 50 milioni alle Province e alla Cittร metropolitana e 350 milioni ai Comuni per lo sviluppo territoriale sostenibile, opere di efficientamento energetico e per infrastrutture per la connessione ad internet con una procedura semplice ed immediata โ mentre le restanti risorse saranno disponibili dal 2021 e destinate ad investimenti strategici regionali.
Un indebitamento per investimenti di oltre 3,5 miliardi, una manovra che senza pudori ho voluto paragonare ad un โPiano Marshallโ: abbiamo la possibilitร di intervenire per realizzare opere che i diversi territori aspettano da anni, fatemi sapere se conoscete una sola regione che abbia fatto un piano analogo!
7. Semplificare, cioรจ fidarsi di cittadini e imprese Per realizzare queste opere e rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze di cittadini e stakeholders sono decisive le parole semplificazione e digitalizzazione.La burocrazia ostacola, le norme spesso sono incomprensibili, i vincoli sono insormontabili: occorre ribaltare la prospettiva, partendo da una maggiore fiducia nei cittadini e nelle imprese.Non si puรฒ dunque prescindere oggi da un cambio di passo, anche osando qualcosa di dirompente, che vada oltre gli schemi consueti.
Lo dimostra il Pdl semplificazione approvato dalla Giunta e in discussione proprio in questi giorni, che vuole superare la cultura del sospetto con cui la PA spesso guarda i cittadini e le imprese, e scommettere invece sulla fiducia e sulla loro capacitร di assumersi responsabilitร .Autocertificazioni, tempi certi e ristretti per la conclusione dei procedimenti, una burocrazia piรน snella, veloce ed efficace, sono tutti ingredienti che rendono la vita piรน semplice e che consentono anche una maggiore capacitร di attrarre investimenti anche a livello internazionale.
8. Le prioritร programmatiche nel nuovo DEFR post Covid-19 Occorrerร puntare poi sulla sostenibilitร (il Green New Deal) e sulla trasformazione digitale: saranno infatti necessarie nuove infrastrutture materiali e immateriali, investimenti su 5G e BUL, un nuovo approccio alla produzione e ai servizi, anche per superare quel digital divide che affligge ancora troppi territori della nostra regione, se vogliamo dare senso a parole come โsmart workingโ.Il piano Open Fiber รจ ancora troppo lento: chiediamo con forza di accelerare, perchรฉ oggi le disuguaglianze aumentano anche per la mancanza di infrastrutture digitali adeguate.
In questa fase รจ poi emersa con evidenza lโimportanza del sapere e della conoscenza.Ingrediente fondamentale sarร il capitale umano: bisognerร quindi investire nella scuola e nellโuniversitร e scommettere soprattutto sulle intelligenze, le energie, la voglia di emergere dei giovani.Da questa crisi si potrร uscire moltiplicando le occasioni, soprattutto per i piรน giovani, di scommettere sulle proprie idee: siamo di fronte allโoccasione di liberare creativitร , trovare soluzioni coraggiose non per proteggere lo status quo, ma per dare nuova linfa vitale al tessuto produttivo.
Ricerca e innovazione rappresentano altre importanti chiavi di volta per la ripresa della Lombardia e la sua affermazione nel medio lungo periodo.Fondamentale sarร perciรฒ investire nella ricerca, del pubblico e del privato, perchรฉ lโinnovazione sia un aiuto per tutti, perchรฉ il tessuto delle piccole e medie imprese sia sostenuto ed accompagnato in quel cambiamento necessario per competere nei mercati nazionali e internazionali, perchรฉ i benefici di una crescita tecnologica si diffondano in modo piรน capillare su tutti i territori.
Ultima, ma non ultima, la responsabilitร personale, il mettersi al servizio del bene di tutti, la fiducia nella comunitร (locale e nazionale) in una logica sussidiaria, e la coesione sociale, che rappresenta il tessuto connettivo della nostra societร ed un pezzo essenziale per ripartire insiemeSolo questa resilienza ed una rinnovata coesione sociale potranno consentire di affrontare efficacemente tutte le situazioni di povertร , fragilitร , disabilitร che inevitabilmente potranno risentire in modo piรน duro di questa situazione di crisi.
9. Un โtagliandoโ al sistema sanitario Mi sembra importante anche un rapido affondo sul sistema sanitario, che nei mesi a venire sarร oggetto di riflessioni, anche con il supporto di autorevoli esperti che ringrazio per la loro disponibilitร , per far tesoro dellโesperienza maturata, per renderlo ancora piรน capace di rispondere ai bisogni delle persone e dei territori, per non lasciare nessuno da solo, per essere tutti piรน sicuri, per continuare a investire in quella eccellenza unanimemente riconosciuta in ambito nazionale ed internazionale.
Nella fase post-emergenziale due prioritร guideranno il percorso di lavoro:prepararsi a fronteggiare una eventuale seconda ondata del virus in autunno;assicurare la piena efficienza della sanitร “ordinaria”, garantendo la tempestivitร della diagnostica, della prevenzione e delle cure.
L’articolo 2 del DL 34/2020 prevede per la Lombardia una dotazione di 1.446 posti letto strutturati di terapia intensiva e ulteriori 704 letti di terapia semi intensiva, almeno metร dei quali (352) devono poter essere tempestivamente riconvertiti in letti di terapia intensiva: la rete ospedaliera sarร perciรฒ organizzata sulla base di livelli di bisogno diversi, attivabili in successione nel caso si riproponga unโemergenza.Sono state perciรฒ individuate 16 strutture ospedaliere che abbiano rapporti di collaborazione strutturati con unitร di degenza per la gestione della fase post acuta della malattia, cosรฌ da soddisfare le esigenze riabilitative, specie respiratorie, dei pazienti Covid.In caso di recrudescenza dellโepidemia, le due strutture temporanee realizzate presso gli Enti Fiera di Milano e di Bergamo costituiranno una importante risorsa; in particolare l’ospedale costruito in Fiera verrร perciรฒ costantemente manutenuto per garantirne la rapida attivazione qualora fosse necessario.
Questo piano di emergenza รจ stato approvato dal Governo nazionale.
Sul fronte della medicina territoriale stiamo lavorando ad una revisione profonda.Un primo importante passaggio รจ giร stato avviato con la recente delibera di Giunta, che mette a disposizione 176 milioni per la sanitร territoriale, per assumere 1600 infermieri di comunitร , completare il reclutamento delle USCA (ne sono previste 200 in Lombardia), per le attivitร di assistenza domiciliare integrata e per i nuovi assistenti sociali.
Ed insieme vogliamo fare investimenti consistenti nellโedilizia sanitaria, per dotare i nostri territori di strutture allโavanguardia sia dal punto di vista edilizio che da quello tecnologico e scientifico.
13.ย ย ย La nostra visione Siamo tutti chiamati ad un salto di qualitร .Dobbiamo saper guardare oltre la convenienza diretta di breve periodo, oltre gli appuntamenti elettorali che ci aspettano.Dobbiamo sapere tutti che gli italiani non possono vivere di mance, di bonus.Abbiamo il compito storico di immaginare e costruire ora lโItalia e la Lombardia del domani.
Noi vogliamo costruire per costruire una Lombardia moderna, connessa, coesa, sostenibile, sicura.
Una Lombardia in cui รจ bello e semplice vivere e studiare.
Una Lombardia in cui la Pubblica Amministrazione รจ un aiuto e non una barriera alla realizzazione dei propri sogni di vita.
Una Lombardia in cui รจ semplice lavorare e muoversi.
Una Lombardia in cui tutti i territori sono connessi tra loro ed hanno a disposizione una piattaforma strutturale che permetta loro di correre nella competizione globale.
Una Lombardia in cui la sostenibilitร ambientale, lโeconomia circolare non sono solo parole, o addirittura sono vissute come una limitazione alla crescita, ma rappresentano davvero uno stimolo forte allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica.
Una Lombardia in cui la coesione sociale e la sicurezza sono elementi di attrattivitร dei territori, in cui le aree interne hanno la stessa dotazione di collegamenti digitali delle aree urbane piรน forti per assicurare una uguaglianza di opportunitร e di diritti a tutti i nostri cittadini.
Una Lombardia in cui la ricerca e lโinnovazione sono gli strumenti essenziali per continuare ad essere uno dei motori dโEuropa. E vogliamo che ricerca ed innovazione siano diffuse, siano uno strumento per tutto il sistema imprenditoriale e non per pochi.I nostri piccoli imprenditori, artigiani, commercianti sono lโemblema dello spirito lombardo, della sua concretezza e della sua umanitร : sappiano che la loro Regione non li lascerร da soli, ma li accompagnerร e li sosterrร sempre nel cambiamento.
Una Lombardia in cui si valorizzino le tante eccellenze culturali diffuse nel territorio, in cui si torni ad investire sul capitale sociale ingiustamente tanto disprezzato dai governi, che hanno visto solo sprechi e inefficienze nelle tante associazioni culturali e sociali che sono presenti ed animano la vita delle nostre comunitร .
Una Lombardia che sappia concludere le opere infrastrutturali necessarie, dalla Pedemontana al collegamento veloce tra Mantova e Cremona, al collegamento tra Bergamo e Treviglio, al raddoppio delle linee ferroviarie a binario unico, al potenziamento giร avviato del trasporto pubblico locale e al prolungamento del sistema delle metropolitane. Eโ per questo che proponiamo nellโassestamento la creazione di un forte player che sappia realizzare i progetti in cantiere ed unisca, in un unico progetto, la mobilitร su gomma e ferro.
Una Lombardia che guardi alla sanitร del futuro costruendo nuovi ospedali allโavanguardia e intervenendo con una manutenzione programmata sulle strutture attuali, per offrire cure dโavanguardia a tutti i cittadini nei diversi territori.
Una Lombardia che guardi alla sicurezza individuale e sociale, perchรฉ non puรฒ esserci coesione sociale se i cittadini piรน deboli non si sentono sicuri e sostenuti nei momenti di difficoltร che tutti possiamo passare in certi momenti della vita.
Sappiamo che sono necessarie importanti risorse per questo disegno strategico, cui tutti i nostri assessorati e le loro direzioni sono chiamati.Vogliamo lavorare per progetti strategici e trasversali, individuando prioritร e cercando di utilizzare al meglio le risorse, anche in raccordo con le misure nazionali. Non a caso abbiamo costruito il nostro Documento di Indirizzo Strategico (DIS) sulla prossima programmazione europea partendo dalla comparazione dei dati con le 4 Regioni motori dโEuropa, per individuare i punti di forza e quelli di debolezza (su cui intervenire), con la โpresunzioneโ di poter essere un benchmark per lโintera Europa.
14.ย ย ย La dimensione europeaLa Lombardia si รจ indebitata per fare investimenti, proprio perchรฉ pensiamo che si possa ripartire se ripartono le imprese, grandi e piccole.Abbiamo fatto un accordo col Governo per riprogrammare parte dei fondi europei della programmazione 2014-2020 per utilizzarli su due obiettivi: sanitร e cassa integrazione.Nonostante questa Regione avesse giร impegnato oltre il 90% dei fondi. Lo abbiamo fatto per dare una mano al Paese in unโottica di leale collaborazione istituzionale.
Con i fondi FSC che ci saranno dati per compensare questa operazione si finanzieranno le misure delle politiche attive del lavoro, la formazione professionale, misure a favore della liquiditร delle imprese, investimenti di efficientamento energetico e si stanzieranno fondi per fronteggiare la povertร nel caso di un aggravamento della situazione economica.Abbiamo fatto queste scelte individuando prioritร il piรน possibile coerenti con lโazione di governo, cosรฌ da massimizzare gli effetti positivi per i nostri cittadini e le nostre imprese.
In questi giorni molto si sta discutendo circa il Recovery Fund: vedremo cosa comporterร sulle altre azioni in programma, a partire dalla programmazione 21-27.Ma vorrei essere chiaro su un punto: una gestione centralistica non riuscirร , come non รจ riuscita nella scorsa programmazione, a spendere queste risorse.Se vogliamo costruire un paese piรน forte, dinamico e moderno le Regioni, la loro capacitร di spesa e di realizzazione, la loro concretezza รจ fondamentale.Avanzeremo perciรฒ alla conferenza delle Regioni proposte concrete per rendere i territori protagonisti di un progetto ambizioso per modernizzare lโintero Paese.Non posso a questo proposito non ricordare un altro passaggio importante che ci ha consegnato il Presidente Bassetti:โAnche il nostro regionalismo va ripensato, situandolo in un nuovo orizzonte che non รจ solo territoriale ma anche funzionale. Un nuovo regionalismo non puรฒ infatti non essere sempre piรน caratterizzato da un lato dallโappartenenza allโUnione Europea e dallโaltro dalle promettenti prospettive che si aprono al nostro Paese nel Mediterraneoโ.
15. La Regione e i territori Vogliamo costruire questo orizzonte insieme ai territori, perchรฉ rifuggiamo ogni idea di riproporre un centralismo a livello regionale.Nella prima parte della legislatura abbiamo svolto incontri istituzionali nelle province lombarde per ascoltare richieste e raccogliere proposte dai diversi territori, ed abbiamo attivato tavoli territoriali e gruppi di lavoro specifici per le singole politiche. E voglio ringraziare anche il Presidente del Consiglio regionale, lโamico Fermi, e tutto lโUfficio di Presidenza per il lavoro svolto nelle scorse settimane proprio per raccogliere ulteriori spunti e proposte dalle realtร territoriali.
Dopo questa fase di ascolto e di raccolta, alla ripresa in autunno riprenderemo il viaggio nella nostra regione incontrando di nuovo Sindaci, Presidenti di Provincia, presidenti di comunitร Montane, stakeholders locali per presentare le iniziative concrete che realizzeremo per ogni realtร territoriale.Una agenda concreta, definita nelle risorse e nei tempi, con cui Regione vuole costruire insieme una nuova normalitร lombarda.
Noi abbiamo sempre sostenuto che lโistituzione Regione deve costruire un sistema istituzionale coeso e basato sul principio di sussidiarietร verticale, che semplifichi e definisca le funzioni tra i diversi attori istituzionali a beneficio di cittadini, imprese e della stessa pubblica amministrazione. In questo modo sarร piรน chiaro individuare chiaramente le responsabilitร , cosรฌ che i cittadini possano esprimere il proprio giudizio premiando o meno i propri amministratori.
16. Conclusione: uno sguardo al futuroMi avvio a concludere.Tanti sono i temi aperti, e tante le preoccupazioni che non possiamo nasconderci: lโautunno sarร duro e difficile, con tensioni sociali, licenziamenti, aziende in crisi, famiglie in grave difficoltร .In questo contesto servono innanzitutto risposte chiare dal Governo sui nodi ancora irrisolti.A settembre ci auguriamo tutti che riprendano a pieno ritmo le scuole e tante altre attivitร . Questo ci pone di fronte a problemi non risolti: come organizzare le scuole, come organizzare i trasporti, come garantire la sicurezza di tutti.
La Regione รจ come sempre pronta a fare la sua parte, per surrogare le mancate indicazioni del Governo con proprie linee guide, a partire dal tema della riapertura delle scuole e dei nidi per i bambini dagli 0 โ 3 anni, tema questโultimo su cui stiamo lavorando con la Conferenza delle Regioni per elaborare rapidamente delle linee guida chiare, concrete ed efficaci.Perchรฉ le famiglie e i ragazzi hanno bisogno di conoscere per organizzare la propria vita: รจ ora che il Governo parli con una voce definita e dia indicazioni semplici e certe!E serve un intervento nazionale anche per scaglionare gli orari di lavoro, di vita delle cittร se non vogliamo creare una situazione ingovernabile.Non abbiamo ancora avuto risposte, ci auguriamo che si possa riprendere un percorso condiviso.
Ma pur consapevoli di tutte le difficoltร che ci attendono, siamo anche convinti che la fase piรน drammatica sia alle spalle.Ci sono tutte le condizioni per ripartire in sicurezza, la paura potrร cosรฌ lasciare il posto alla speranza: il compito che ci attende non รจ quindi piรน solo affrontare lโemergenza oggi, ma soprattutto costruire la rinascita di domani.Citando ancora il Presidente Bassetti:โNei prossimi cinquantโanni la Lombardia dovrร lavorare molto per ricollocare la propria tradizione e il proprio genius loci in un nuovo contesto comunque caratterizzato dalla glocalizzazione, dal superamento della storica contraddizione fra cittร e campagna, dallโaffermarsi, accanto alle autonomie territoriali di sempre piรน ampie e articolate reti e autonomie funzionali, dal rafforzamento di forme di cooperazione inter-regionale transfrontalieraโ.
La Regione Lombardia, come grande istituzione ma soprattutto come insieme di territori che vanno dalla metropoli milanese ai paesi di montagna o della bassa pianura, รจ solida e unita. Tuttavia, in questo periodo, si รจ reso evidente che i diversi territori viaggiano a diverse velocitร ed insieme di come ciรฒ che succede nel piccolo centro di Castiglione dโAdda sconvolge lโintera regione metropolitana.La Lombardia รจ lโinsieme dei suoi territori, la loro interdipendenza, la loro diversitร .In questi mesi abbiamo imparato che anche Milano, che rappresenta la punta di eccellenza, non รจ autosufficiente, da sola non ce la fa.La Lombardia รจ davvero un territorio metropolitano nel suo insieme, attraversato da flussi di persone, di merci, di informazioni, di finanza, di pensiero.
Lo diceva con parole acute e profonde un altro autorevole interlocutore, intervenuto qualche mese fa in questโaula: sto parlando dellโArcivescovo di Milano Mario Delpini.โLa Regione รจ di piรน di Milano e richiede a chi lโamministra uno sguardo che non si concentri solo sulla cittร . Lโattenzione mediatica e lโopinione pubblica sembrano concentrate in modo sproporzionato sulla cittร capitale, mentre una considerazione sapiente e realistica deve valorizzare la dimensione metropolitana e sa interpretare la ricchezza dei territori nella loro varietร .Lasciare che il territorio si trasformi in una grande periferia รจ un impoverimento antropologico, culturale, economico mortificanteโ.
ร quindi ora necessario alzare lo sguardo, lavorare insieme ai comuni e alle province e puntare a rendere lโintero territorio lombardo una Smartland, esportando anche nelle aree piรน periferiche ciรฒ che oggi รจ solo sul capoluogo.Solo una risposta unitaria consentirร di rilanciare la nostra regione e di tornare a promuovere lโattrattivitร dei nostri territori, facendone riscoprire la bellezza dei paesaggi, le eccellenze culturali, il turismo nelle sue mille forme.
Si riparte dallo spirito โlombardoโ, si riparte dalla resilienza e dalla tenacia che hanno contraddistinto la nostra gente in questi mesi, si riparte da quellโ โumanesimo lombardoโ di cui sempre lโArcivescovo Delpini ha ricordato il valore e la tradizione.
La Lombardia deve essere lasciata libera di rialzarsi, ripartire, competere a livello nazionale e nel mondo.Lโautonomia รจ la condizione per ricominciare a correre e per realizzare la nostra grande ambizione: progettare insieme la Lombardia del 2050!
Sono il presidente della Regione Lombardia, sono il Presidente di questa Giunta, sono il Presidente che non si รจ arreso al Covid-19 che non รจ arretrato davanti ad una pandemia e non intende arrendersi innanzi a nulla.Intendo guidare con orgoglio, con rinnovato entusiasmo e con immutata responsabilitร questa Regione guardando al futuro, guardando allโAutonomia non come mera concessione ma come diritto costituzionale.La Lombardia รจ libera e come tale va lasciata.