MILANO Per il Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola il 46enne arrestato dopo i tragici fatti di Assago era “inserito in una struttura familiare normale e presente, con il padre, la madre e la sorella.
Non viveva in una condizione di solitudine e degrado, ma aveva un disagio psicologico grave”. Insomma, “si tratta di un episodio assolutamente imprevedibile”, aggiunge Viola nel corso della conferenza stampa al Palazzo di Giustizia. Gli inquirenti, inoltre, escludono “l’abuso di sostanze alcoliche” mentre “non ci sono notizie sull’uso di psicofarmaci”. Il 46enne “assumeva calmanti regolarmente prescritti dal medico, ma al momento non risulta nessun abuso”.
La famiglia del fermato, ha sottolineato il procuratore aggiunto di Milano, Laura Pedio, aveva ritenuto opportuno fissare una visita psichiatrica vista la sua ossessione di avere una malattia, di non stare bene. Si era inferto dei pugni ma non aveva manifestato violenza nei confronti di nessuno fino a quel momento. Non ci risulta. Al massimo aveva rotto qualcosa in casa ma aggressioni fisiche mai”.