Il mio comune di Cerano ha messo un simpatico posacenere per evitare i mozziconi in giro che io come un D’Annunzio delle risaie ho voluto personalizzare con un nome…
Il Ceranino per buttare il mozzichino… A forma di sigaretta con due occhi che ti guardano per non farti fare il buzzurro..
Ma quel nome non è originale ma copiato da un concorso canoro anni 80 per ragazzini organizzato nel paese del Gian Battista Crespi !
Erano i mitici anni 80 dove si diceva prima Cerano e poi Milano. C’era aria di ottimismo e vittoria contagiosa con tantissimi giovani pieni di voglia di vivere e di andare a prender la bibita fresca dalla vinaia…
In quei 4 cantoni c’era tutto il mio mondo fatto di riso e video giochi a bar e le prime dannate sigarette per sentirmi più grande.
Sono sempre stato molto più vecchio come immagine e i miei 14 anni non erano veritieri..
Dimostrano molto di più e ne andavo fiero perché a quell’ età vuoi sembrare diverso e più adulto..
Il Ceranino era un evento e la Signora Driade era il polmone di questa manifestazione…
Volevo fare il cantante e basta e volevo partecipare anche per fare coppia come Oxa e Leali con la più sensuale della classe…Non era la maglietta fine bastava un pezzo di caviglia e mi gasato tutto.
Purtroppo non avevo una voce alla Fausto anzi non avevo una voce … Ma la Signora Driade ha voluto tenermi nel novero dei cantanti… Dobbiamo trovare la canzone adatta a te …io pensavo la voce del silenzio…
Lei aveva molta esperienza e mi propose…una canzone adatta a me …Vasco di Jovanotti dove non serviva una gran voce ma muoversi un pochino sul palco …
Alle prove sembrava che stessi ammazzando un gatto in calore …tra le risatine dei miei ” colleghi ” cantanti che lei sbirciava con uno sguardo dolce ma severo mi ricordo il suo incoraggiamento al mio stato di condannato al ridicolo…
Ha fatto cantare tutti e tutti possono cantare… La sua sensibilità era tale che le restanti prove era messo per ultimo per non dare spettacolo di comico involontario…
Mi dovevo muovere ma ero fermo come un palo della luce del viale Marchetti dove c’era la sala prove …
Fortunatamente grazie a suoi consigli sono riuscito a migliorare ma ai tempi avevo un forte senso della vergogna…
Ricordati che non vai al plotone d esecuzione e ti devi divertire… Due mesi per due volte alla settimana e i suoi incoraggiamenti e suggerimenti mi hanno fatto prendere un pò di fiducia in me stesso …
Ma ero sempre fermo come gatto di marmo Jovanotti si muove prende tutto il palco mi diceva ….
Fortunatamente avevo uno dei primi registratori e Lei mi aveva fatto una cassetta per imparare e copiare dal grande Lorenzo …
Beh, è solo una serata !!!! No ….con il suo appiglio sono due !!!! Ansia da prestazione ….e turbamenti da artista in erba …
Arriva la prima serata ero l’ultimo ad uscire e speravo che il pubblico fosse già andato a casa tutto… Non volevo salire sul palco tanto che Lei e Marco Ottavio Graziano (ora
noto giornalista Mediaset) mi buttarono letteralmente….
Mi aveva detto guarda me e non avere paura … Inizia la canzone e sembro andare verso il patibolo…
Lei mi fece cenno con molta finezza di darmi una mossa… Io mi scatenai prendendo tutto il palcoscenico ..anzi tra poco non finisco giù dal palco !!!!
Vedevo la soddisfazione come un professore che riesce a fare studiare l’ allievo meno promettente …
In quella magica estate del 1989 la seconda serata era stata ancora più magica perché avevo un giubbino “chiodo” bandana e cappellino come il grande Jovanotti…
Io ero carico e mi tolsi quasi tutto ..i proprietari del mio look erano disperati per recuperare il loro costoso prodotto. La Signora era piena di gioia ma poi mi segnalò di restare vestito … Hai fatto due mesi di prove fermo come un palo “seriaa ne schiopp” serio
come un fucile…detto delle nostre parti
Poi ti scateni cosi ??? Comunque bravo….
La prova andò così bene che ero diventato un piccolo idolo effimero di provincia …
Ero ai sette cieli…Il premio del battiamo era mio…
I miei 5 minuti di popolarità che poi furono tre giorni gli avevo avuti.. Era stata la mia “Andy Warhol ” anche se non c’erano paragoni perchè Lei era la Signora Driade …
Ripensando a quella fine di pre adolescenza verso l’adolescenza più matura ho sempre impresso la fiducia per il futuro che forse con piccoli gesti può tornare…
Ormai la Signora Driade non c è più ma il suo insegnamento di sfruttare le nostre qualità e non scappare davanti alla realtà l ho sempre conservato
…
Partire dalle piccole cose per prepararsi alle grandi. In quell’ anno di grazia Lei mi aveva dato la cosa più importante che una persona può fare a un giovane ….la speranza unita alla fiducia …ecco questo era il periodo degli anni ’80 …
La possibiltà di credere nell’ impossibile questo ci vuole oggi ….Non un plotone di critici e ammazza sogni, ma persone che sanno farti credere in un sogno però sempre come i piedi per terra …come un Ceranino.
Massimo Moletti