LEGNANO – “Quella di sabato a Roma non sarร una manifestazione contro il reddito di cittadinanza o quota 100. Questi possono essere strumenti anche utili ma che da soli non bastano. La ripresa del Paese passa dagli investimenti”. Cosรฌ Jorge Torre, Beppe Oliva e Stefano Dell’Acqua, rispettivamente referenti territoriali di Cgil, Cisl e Uil. Come ogni anno hanno voluto fare il punto della situazione. Partendo dal lavoro e dall’occupazione che anche l’Alto Milanese e il Magentino Abbiatense rimangono i temi centrali. “Non saremo a Roma per contestare – hanno ribadito – ma solo per ricordare al governo l’importanza di avviare delle politiche di prospettiva. Anche sul territorio dopoย i segnali di rilancio degli scorsi mesi, ora stiamo affrontando una fase di stagnazione”. Ma le parti sociali vogliono essere propositive. Cosรฌ accanto al “mantra” lavoro c’รจ quello che le tre organizzazioni hanno fatto in questi mesi.
(*da sinistra Stefano Dell’Acqua, Jorge Torre e Beppe Oliva)
“Lunedรฌ abbiamo chiuso l’accordo con l’azienda Sole del Legnanese in materia di welfare, e per fine mese contiamo di fare lo stesso con l’Azienda consortile del Castanese. Due altre intese che si aggiungono a quelle con l’ASST Ovest Milano e con l’Azienda per i Servizi alla persona del Magentino Don Cuni”.
“Quella del welfare – spiega bene Oliva – rimane per noi una sfida fondamentale. Siamo convinti che si possa chiudere il cerchio generando un percorso di benessere anche nel pubblico. Perchรจ il welfare non puรฒ e devono essere solo i buoni per fare la spesa”.
L’altra prioritร per i sindacati รจ la questione dell’integrazione e dell’accoglienza. “Quello dell’immigrazione รจ un fenomeno che non si puรฒ invertire e non รจ che nascondendo la polvere sotto il tappeto che si risolve il problema. Per questa ragione il prossimo 12 febbraio nel Legnanese ci ritroviamo con tutte le associazioni che si occupano di integrazione. Dobbiamo proseguire su questa strada – hanno rilevato i sindacalisti – se ci sono state degli errori nelle politiche migratorie, cercheremo di lavorare per una migliore integrazione, ma la strada da seguire รจ questa. I dati Istat ci indicano un Paese dove non nascono piรน bambini e, in cui piaccia o no, la mano d’opera straniera servirร sempre di piรน. A noi sta indirizzare e gestire il fenomeno nel modo migliore”.
Da ultimo, il tema appalti. Che significa sicurezza sul lavoro. “Un argomento – conclude Oliva – che anche complice la crisi economica e i lavori spesso aggiudicati al ribasso รจ finito un po’ in soffitta. Noi lo abbiamo tirato fuori e lo abbiamo rimesso al centro dell’attivitร sindacale. Da qui l’avvio di una stagione per chiudere una serie di intese sugli appalti con gli interlocutori territoriali. Per il momento ne abbiamo sottoscritti tre, ma la volontร รจ di allargare.ย Serve sensibilitร su questo tema che rientra nei diritti imprescindibili dei lavoratori”.
F.V.