Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.
MILANO – Ernesto Pellegrini taglia il traguardo degli 80 anni. Compleanno a cifra tonda per l’imprenditore milanese che guidò l’Inter dal 1984 al 1995 conquistando nella stagione ’88/’89 il famoso scudetto con l’allora record di punti, ben 58 frutto di 26 vittorie, 6 pareggi e solo due sconfitte in 34 partite. Campionato vinto con 11 punti di vantaggio sul Napoli di Diego Maradona.
Figlio di ortolani, si diploma in ragioneria all’istituto ‘Verri’ di Milano e inizia a lavorare alla ditta Bianchi in veste di contabile a
50.000 lire al mese, successivamente capocontabile e responsabile del servizio di ristorazione. Intuendo che, in anni di boom economico e di forte evoluzione delle abitudini alimentari degli italiani, la ristorazione sul posto di lavoro avrebbe conosciuto una fase di grande sviluppo, nel 1965 fonda l’Organizzazione Mense Pellegrini che, oltre alla ristorazione collettiva, si occupa successivamente anche di buoni pasto, pulizie e servizi integrati, distribuzione automatica e welfare aziendale. Sempre nel 1965 è tra i promotori della nascita dell’Associazione nazionale gestori mense di cui è il primo presidente.
Nel 1975 costituisce la Pellegrini SpA e nel 1979, per seguire le imprese italiane all’estero, la Pellegrini Catering Overseas S.A., azienda che opera in Angola, Emirati Arabi Uniti, Nigeria e Congo. Nel 1982 costituisce Central Food, in modo da garantire le migliori forniture alimentari. Oggi la Pellegrini è una realtà che si occupa in Italia e all’estero di servizi dedicati alle aziende e ha fatto registrare nel 2019 ricavi per 640 milioni di euro. Sono più di 9.000 i dipendenti del Gruppo, distribuiti fra le sedi di Milano, Roma, Lugano e i tanti appalti in giro per il mondo.
Ernesto Pellegrini è anche un uomo di grande cuore. Assieme alla sua famiglia ha infatti creato a Milano Ruben, un luogo accogliente, caldo, elegante. Con quadri alle pareti, design essenziale ma raffinato, e perfino fasciatoi per le famiglie che arrivano con i neonati. Non è uno dei locali della movida milanese, ma un vero e proprio ristorante solidale, che offre un’esperienza di cucina e socialità a chi è in condizioni di momentanea difficoltà.
Ideato dai Pellegrini attraverso l’omonima Fondazione onlus dedicata al patron Ernesto, Ruben, questo è il nome del ristorante solidale, con un conto che non supera 1 euro, offre un menù completo (compresi i pasti per i celiaci) alle persone in temporanea difficoltà.
Sorge in via Gonin, quartiere Giambellino, cinquantamila residenti circa, reso famoso da Gaber per il suo Bar Gino (che esiste ancora) e per la mala milanese, detto il quartiere delle nebbie, dove abitarono Lucio Battisti e Renato Vallanzasca, che adesso sta procedendo lungo un percorso di riqualificazione grazie alla sua vicinanza con le strade del divertimento, come via Tortona.
Tanti auguri, signor presidente. Tanti auguri, sciur Ernesto.
Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.