MILANO “Dolcissimo papà grazie per la vita, grazie per l’amore. Vivrai sempre dentro di noi” è il messaggio firmato da tutti i cinque figli di Silvio Berlusconi, che nel giorno dei funerali, hanno preso una pagina a pagamento sui maggiori quotidiani italiani, dal Corriere al Sole 24 ore, da Repubblica alla Gazzetta dello Sport.
Il testo – firmato da Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi – ha uno sfondo blu ed è corredato da una immagine dell’ex premier di qualche anno fa, sorridente, con la giacca e la classica cravatta blu a pois. Una pagina con lo stesso sfondo è stata presa anche da Mediaset con la scritta “tutta Mediaset abbraccia con amore e infinita riconoscenza il fondatore Silvio Berlusconi”.
“Silvio Berlusconi esce di scena da protagonista. Molti in queste ore ne hanno raccontato l’avventura umana, imprenditoriale e politica. Sul suo nome gli italiani si sono divisi e il giudizio della storia sarà diverso da quello della cronaca. Più sereno, meditato ed equilibrato”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una lettera al Corriere della Sera nel giorno dei funerali del fondatore di Forza Italia. “C’è chi lo ha combattuto politicamente con lealtà e chi invece ha usato mezzi impropri per provare a sconfiggerlo. Anche questo è un dato sul quale riflettere, per l’oggi e il domani, perché alla fine di questa storia i suoi avversari hanno perso. Berlusconi faceva parte della borghesia imprenditoriale di Milano non per eredità e lignaggio, ma per capacità e intraprendenza – prosegue -. Quanti stereotipi su di lui si addensano in queste ore”. “La storia della famiglia di Berlusconi è quella di tanti italiani che nel Dopoguerra, con pochi soldi e molte speranze, si sono battuti per migliorare la loro condizione e quella dei propri figli, realizzando quello che è stato chiamato il miracolo italiano – sottolinea – . La naturale empatia che molti italiani provavano per Berlusconi deriva da qui: dall’essere uno di loro, uno che ce l’aveva fatta e che non apparteneva a quei mondi esclusivi e inaccessibili, tipici delle storiche famiglie influenti italiane. Berlusconi è stato il primo della nostra storia repubblicana a diventare presidente del Consiglio dopo essersi affermato nel settore privato. L’imprenditore prestato alla politica che rompeva uno schema ormai consolidato in Italia.