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Dall'archivio:

I “compagni” Magentini ci scrivono e ne hanno per tutti

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del P.C.I.  sezione Antonio Gramsci: critiche per Razzano, ma per i ‘nostalgici’ della falce e martello anche il centrodestra non può stare allegro, Calati votata solo dal 29% degli aventi diritto al voto. Quanto a Rescaldina: “Progetto politico perdente senza una chiara impronta di classe”

<<1- Il P.C.I. (ex PdCI) di Magenta aveva denunciato il deterioramento del centro-sinistra fin dal 2012, grazie a un PD di stampo democristiano capeggiato dal segretario Paolo Razzano, che spudoratamente aveva usato la sinistra (identificata con Falce e Martello) per accaparrarsi le poltrone da vicesindaco per lui e quella da Sindaco per Marco Invernizzi. Raggiunto lo scopo, i due non hanno perso tempo a sbolognare il PdCI, SEL e l’IDV che insieme avevano ottenuto quasi l’8% e senza i quali quei sig.ri sarebbero rimasti a casa. Purtroppo, questo giochetto è stato retto attivamente anche da una parte della cosiddetta “sinistra radicale” (PRC-Punto Rosso) il cui riferimento M.Vulcano è stato eletto Consigliere grazie alla lista di “Sinistra Unita per Magenta”. Tutto ciò avvenne in barba agli accordi scritti tra PD-PdCI-PRC-SEL-IDV e controfirmati da tutti compresi i tre signori su menzionati. A completamento dell’opera, in modo del tutto unilaterale e all’insaputa di tutti, essi hanno avuto l’indecenza di modificare anche lo stesso programma elettorale deciso collegialmente dai 5 partiti e che era stato depositato e protocollato in Comune per le Elezioni del 2012.

2- I nodi vengono al pettine e tale situazione è andata peggiorando sempre di più fino ad oggi in cui, purtroppo, ha vinto il Centrodestra con un margine del 60% contro il 40% del PD renziano che ha perso ca. il 5% con il 26,38% rispetto il 31,13% del 2012. Non avendo fatto nulla di sinistra, nei suoi 5 anni di governo la giunta di Invernizzi (che ha ottenuto 3.613 voti contro i 5.194 voti ottenuti nel 2012) e di Razzano (anche lui bastonato nelle preferenze con 252 voti contro i 373 del 2012), ha rappresentato un centrodestra camuffato da “centrosinistra” e come ben si sa, gli elettori, non a caso, hanno scelto l’originale e non la fotocopia.

3- La destra, a sua volta, ha poco da stare allegra; perché, la sua è una “vittoria di Pirro”, ossia un successo del tutto effimero, per l’astensionismo che ha raggiunto livelli mai visti prima nella storia di Magenta e Nazionale. Infatti, nel 2012 a Magenta la già bassa affluenza è stata del 66,99%; mentre, in queste elezioni è scesa al 59,39% nel 1° turno ed è precipitata al 49,82% nel 2° turno.

Questo, significa che su 18.718 elettori aventi diritto al voto, i 5.459 voti ottenuti dalla Calati rappresentano soltanto il 29% ca.; mentre, quelli di Invernizzi rappresentano il 19% ca. sul corpo reale dell’elettorato e insieme raggiungono il 48%.

In entrambi i casi, essi rappresentano delle minoranze di fatto che si sono contesi il potere per governare a proprio piacimento la grande maggioranza che non gli ha votati! MA CHE BELLA “DEMOCRAZIA”.

4- E la “sinistra”? Come già detto, nel 2012 una parte della sinistra si era resa complice delle operazioni conservatrici del PD renziano contro la sinistra e i Comunisti Italiani di Magenta. Ma a quanto pare non ha imparato nulla dalla realtà e ha continuato sulla falsa riga precedente prendendo le distanze di nuovo dai Comunisti e dalla sinistra antagonista, portando avanti una politica senza identità di sinistra, nascondendosi dietro un simbolo, insignificante e “neutro” di una lista civica, pensando che in questo modo avrebbero ottenuto un grande successo.

La realtà materiale è maestra e il risultato è evidente a tutti! Senza un’impronta di classe, la lista “Assieme Ripartiamo” di colore arancione senza alcun riferimento di sinistra non solo ha perso dei voti a sinistra e ottenuto meno che nel 2012; ma, non è riuscita neppure a mantenere il seggio che la volta precedente era stato ottenuto con la presenza dei Comunisti Italiani!

5- La sezione del PCI di Magenta la cui identità resta per noi un motivo d’orgoglio da evidenziare alla luce del sole e non da nascondere, ha deciso di voltare pagina respingendo, una volta per tutte, questi giochetti da circo “Barnum” che piacciono tanto alla piccola borghesia nostrana. I nostri riferimenti restano la classe lavoratrice, i pensionati, i precari e i loro problemi reali che vivono quotidianamente e per i quali una sinistra di classe ha il dovere di farsene carico. Perciò, ci rivolgiamo a tutte/i le/i comuniste/i non ancora iscritte/i di partecipare attivamente con noi a questo percorso di classe per lavorare insieme nella costruzione di un unico e grande Partito Comunista Italiano di massa anche a Magenta!>>

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