“I cosiddetti centri sociali non promuovono cause sociali ma sono luoghi di aggregazione illegali che occupano abusivamente spazi privati o pubblici e che, peggio, si rendono responsabili di atti di violenza, disordini e scontri ai danni delle Forze dell’ordine spesso con feriti e danni. Questo come avvenuto recentemente a Bologna o a Milano dove è andata in scena l’istigazione contro la comunità ebraica inneggiando ai fatti di Amsterdam. Senza dimenticare poi gli attacchi ai politici della Lega come Silvia Sardone a cui è stato impedito di presentare il proprio libro in campagna elettorale, gli insulti nei confronti delle Foibe passando per i gravissimi fatti avvenuti nel 2015 in occasione dell’inaugurazione di Expo con la devastazione di interi quartieri di Milano e che ancora ricordiamo”.
“Proprio a Milano, infatti, esistono oltre venti centri sociali occupati, alcuni da oltre trenta anni dove non si fa altro che perpetrare l’illegalità con imbrattamenti, affissioni abusive, violenze e disturbo della quiete pubblica calpestando ogni regola di convivenza civile e legalità a danno dell’intera Città. Bene, quindi, l’approvazione di questa mozione che invita la giunta lombarda, in collaborazione le altre istituzioni preposte, a svolgere una ricognizione del rispetto delle normative dei centri sociali presenti in Regione e ad adottare provvedimenti concreti per la loro chiusura. Un Paese democratico non può accettare la presenza di queste sacche di illegalità e di delinquenza verso le quali, purtroppo, l’estrema sinistra continua a non esporsi”.
Così Silvia Scurati consigliere regionale della Lega intervenuta in merito alla mozione per la ricognizione e chiusura dei centri sociali irregolari in Lombardia