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di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Gli Stati Uniti prendono le distanze dalle recenti decisioni del Consiglio esecutivo dell’Unicef, criticando duramente l’orientamento “ideologico” assunto dall’agenzia dell’Onu per l’infanzia.
In una nota diffusa dalla Missione Usa al Palazzo di Vetro al termine della sessione annuale 2025, l’amministrazione Trump ha espresso “profondo rammarico” e lanciato un appello per un ritorno alla “missione originale di salvare i bambini”. Nel mirino della Casa Bianca vi è innanzitutto il ruolo assegnato al cambiamento climatico nei documenti strategici dell’Unicef.
“Si tratta di un focus superfluo e distraente – si legge nella dichiarazione fornita alla stampa – l’agenzia dovrebbe occuparsi dei bambini colpiti da eventi ambientali, ma senza rappresentare il clima come causa primaria dei loro problemi”. Washington contesta anche il linguaggio adottato nei testi ufficiali in materia di parità di genere e salute riproduttiva. Secondo la posizione americana, si rischia di promuovere “un’agenda ideologica radicale” a scapito della protezione di donne, ragazze e minori.
Washington ribadisce la necessità di un linguaggio “chiaro e rispettoso della realtà biologica”, riaffermando la propria opposizione a “sterilizzazioni e mutilazioni chimiche” nei confronti dei bambini. Nessuna apertura nemmeno sul tema dell’aborto: la promozione della salute, secondo gli Usa, deve avvenire “senza includere l’aborto”. Critiche anche all’inclusione di programmi incentrati su “diversità, equità e inclusione” nei progetti Unicef.
Gli Stati Uniti definiscono l’Agenda 2030 dell’Onu “incompatibile con la sovranità nazionale” e rifiutano il suo inserimento automatico nei piani dell’agenzia. Concludendo, Washington si dice “profondamente delusa” dall’esito della sessione del Consiglio esecutivo e invita l’Unicef a concentrarsi sulla sua missione fondamentale: “servire i bambini, senza ideologie”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).