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Dall'archivio:

Gli insulti al “Bias” nuova querelle. Sgarella ci “ricasca” e mette un assist solo da spingere in rete per quelli della NUOVA ITALIA

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO DALLA NUOVA ITALIA MAGENTA –  “Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale, Ill.mi consiglieri, scrivo la presente in qualità di segretario del partito La Nuova Italia per chiedere la vostra attenzione e il vostro fermo intervento di condanna su un grave fatto di “hate speech” che ha visto coinvolto il consigliere Sig Felice Sgarella.

Come noto nei giorni scorsi è apparsa su un muro di Cuggiono ai danni del nostro esponente Francesco
Bienati la scritta “Bienati islamico di merda”, con la svastica al posto della “s”.
Un fatto grave che è stato denunciato all’autorità giudiziaria e che è stato condannato ed esecrato in modo
chiaro e netto tanto dal partito di opposizione, il PD, quanto da personalità di rilievo quale Luca Del Gobbo
ai quali va la nostra gratitudine per la presa di posizione, sincera e incondizionata, priva dei soliti distinguo che svelano spesso ipocrisia e malafede.
Tanto più siamo rimasti sgomenti nel leggere il commento su Facebook del consigliere Sgarella il quale sotto il post che raffigura la indegna scritta fascista che dava del bastardo al nostro esponente ha commentato
“non hanno tutti i torti”. Un commento indegno di un uomo politico e di un consigliere comunale.

 

Da sinistra il capogruppo di Forza Italia Felice Sgarella con il Sindaco Chiara Calati ad una manifestazione dell’ANPI

L’offesa, l’odio, la violenza verbale e l’uso dei simboli del nazismo sono disvalori che vanno condannati senza se e senza ma. Per questo addolora constatare che essi sono ancora oggi tollerati ed anzi generano consenso in rappresentanti eletti di uno stato democratico i quali, così come ha fatto il consigliere Sgarella, scrivono senza pudore, remore e rispetto per le istituzioni e per le persone commenti di approvazione e di plauso.
Ora e sempre bisogna ribadire la più ferma condanna contro il nazismo e i suoi simboli, l’antisemitismo,
l’odio e la violenza, anche verbale.
Chiediamo che il consiglio comunale assuma una formale condanna verso il gesto del consigliere Sgarella e chiediamo che lo stesso rassegni le sue dimissioni da consigliere avendo con le sue parole infangato il consiglio comunale e calpestato i valori democratici e di civiltà che sono alla base della nostra Repubblica”.

Con osservanza
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Munib Ashfaq

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