Gli alti e i bassi del turismo in Italia nel 2024

Il punto della situazione del Turismo italiano nel 2024

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Il settore turistico ricopre da sempre un ruolo fondamentale per l’economia italiana. Ogni anno, milioni di turisti stranieri raggiungono il Bel Paese attratti dalle sue bellezze naturali e artistiche, dal cibo e dallo stile di vita italiano.
Dopo gli anni bui della pandemia, il turismo in Italia sta mostrando segni di ripresa e addirittura superando i livelli pre-Covid, sia per quanto riguarda le presenze straniere, sia per gli spostamenti interni.
Nell’articolo di oggi ripercorriamo gli alti e i bassi del turismo in Italia nel 2024 per evidenziare i punti forti del settore e individuare le eventuali aree di miglioramento.

Gli alti del turismo in Italia
Il turismo in Italia nel 2024 è cresciuto rispetto al 2023, tornando quasi ai livelli del 2019. Il settore è stato trainato soprattutto dagli affitti brevi che offrono esperienze locali e personalizzate e, allo stesso tempo, limitano le spese legate all’alloggio per le vacanze.
Le mete più ambite rimangono le grandi città e le località marittime. Roma e Milano trainano il turismo straniero in Italia, seguite a ruota da Venezia, Firenze e le altre città d’arte che attirano viaggiatori in cerca di esperienze culturali.
Per quanto riguarda la stagione estiva, la Sicilia, la Sardegna e la Puglia hanno registrato l’affluenza maggiore di prenotazioni. Al contrario, la Liguria e la Costiera Amalfitana hanno perso qualche punto percentuale rispetto al 2023 a causa degli aumenti delle tariffe medie.
Un altro punto forte dell’anno è stato il crescente interesse per il turismo sostenibile sia da parte degli italiani che degli ospiti provenienti da altri paesi. I viaggiatori eco-consapevoli hanno scelto agriturismi e strutture ricettive certificate green, dando uno slancio a regioni come la Toscana e l’Umbria.

I bassi e le sfide
Il turismo interno ha terminato il 2024 con un lieve calo rispetto all’anno precedente, dovuto all’aumento dei prezzi e all’inferiore possibilità di spesa delle famiglie italiane.
Cresce anche la concorrenza da parte di altre mete turistiche allettanti in cui prezzi sono decisamente più bassi rispetto a quelli in Italia, tra cui l’Albania, il Montenegro, e la Moldavia.
Nel 2024, il meteo ha fatto tremare gli operatori del settore dell’ospitalità. Estati insolitamente calde e forti piogge nei mesi chiave hanno rovinato le vacanze ai viaggiatori nelle località balneari mentre hanno spinto altri a scegliere luoghi più freschi in cui passare l’estate, come il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta. Proprio in queste regioni, si sono verificati fenomeni di overtourism nei mesi di luglio e agosto.
Infine, le infrastrutture ormai datate e gli investimenti insufficienti nei trasporti pubblici hanno messo a dura prova la capacità dell’Italia di gestire il crescente numero di visitatori. Anche se i collegamenti aerei e i treni ad alta velocità tra le principali città continuano a essere un successo, la connettività limitata con le città più piccole rende difficile la diffusione del turismo oltre le mete più gettonate.

Tendenze da tenere d’occhio
A ribadire il desiderio di libertà, immersione nella natura e vacanze eco-sostenibili, il 2024 ha rivelato un crescente interesse nei confronti delle vacanze all’aria aperta e in campeggio, soprattutto tra i viaggiatori di età compresa tra 35 e 54 anni.
La tendenza verso viaggi localizzati e fughe più brevi riflette un crescente interesse per l’esplorazione dei propri dintorni. Questo approccio riduce al minimo l’impatto ambientale, stimolando al contempo le economie locali. Sempre più turisti hanno voglia di scoprire e apprezzare le gemme nascoste senza andare troppo lontano o passare troppi giorni in viaggio, promuovendo un modo più sostenibile di fare vacanza.

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