MILANO “Penso che nessuno sia erede di Berlusconi, perche’ sarebbe qualcosa di improbabile anche solo da pensare”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, intervenendo a Skytg24. “Resta pero’ la sua eredita’ che e’ rappresentata dalla voglia di modernizzare il Paese, di renderlo una democrazia liberale moderna, con una Pubblica amministrazione efficace ed efficiente, da una voglia di liberta’ che lo aveva ispirato come imprenditore ancora prima che come politico”, ha aggiunto. “Spero che il centrodestra che governa il Paese sappia raccogliere la sua eredita’”, ha concluso Toti.
“Ho celebrato il matrimonio di Berlusconi con Veronica: ricordo che c’era Anna, la sorella di Bettino, che era molto amica di Veronica che mi diceva ‘Hai celebrato questo matrimonio? Sbrigati che che poi magari lui cambia idea’. Invece io le ho risposto ‘ no, ci ho parlato e’ deciso, fermo come una quercia’, finche’ poi abbiamo brindato con il mio spumante a Palazzo Marino”. Lo ha ricordato ad Agenzia Nova Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano, che il 15 dicembre 1990, celebro’ il matrimonio di Silvio Berlusconi e Veronica Lario davanti ai testimoni Fedele Confalonieri, Gianni Letta e i coniugi Craxi. “Fu una cosa molto simpatica, non era una cosa di folla, ma tra pochi intimi. Io sono rimasto colpito, piu’ che da Veronica, dal tono commosso che aveva Silvio, ci credeva molto”, ha concluso.
“Ci saranno gli agiografi. Ci saranno le iene. Io so che il 26 maggio sera, al termine di una memorabile giornata, alle 23, Silvio Berlusconi mi chiamo’ e pur con voce stanca rivolse gli auguri a me (con parole che non dimentichero’) e soprattutto alla citta’ di Catania a lui sempre cara. Il resto apparterra’ alla storia che sapra’ filtrare una cronaca spesso faziosa. Quella telefonata di un uomo che avrebbe avuto tanto altro a cui pensare rimarra’ un segno di amore per la citta’ e di considerazione per la mia persona, che non dimentichero’ mai. Rip”: lo ha scritto su Instagram, il sindaco di Catania, Enrico Trantino.
“Trenta anni di amicizia, affetto, lavoro, consenso, dissenso, filosofia, musica, fede. Fino all’ultima telefonata, in cui mi dicesti: ‘Sono più importanti le cose che faremo di quelle che abbiamo fatto’. Senza di te non so cosa potremo fare, ma questa frase riassume la tua filosofia di vita, quella che ti ha reso quello che sei e resterai per sempre. Grazie, Silvio”. Lo scrive su Twitter il deputato Gianfranco Rotondi.