Mio figlio torna da scuola e mi dice, babbo c’è la finale di Masterchef! Mi stupisce che i bimbi alla scuola elementare ne siano avidi fan e con curiosa complicità, mi cerco sui social la clip della vittoria in cui Giorgio Locatelli consegna il premio ad una giubilante Anna Zhang.
Giorgio è chiaramente all’apice del suo successo televisivo in Italia ma le immagini mi sbloccano un ricordo. Giusto vent’anni fa nella sua Corgeno di Vergiate provincia di Varese al confine con la Svizzera, la BBC interrompeva un’importante produzione Optomen (la producer Pat Llewellyn aveva inventato Jamie Oliver e Gordon Ramsay per intenderci).
Il titolo provvisorio era Chow Giorgio e vedeva protagonista Locatelli, da poco titolare della stella Michelin per il suo ristorante Locanda Locatelli di Marylbone. In missione in Italia il figlio diciasettenne Jack, avuto da una precedente relazione dalla moglie Plaxy, che di cucina non si interessava. Io ero il responsabile di produzione in Italia, cercavo storie e protagonisti locali, tra i compiti ci fu quello di iscrivere Jack alla scuola alberghiera e fargli conoscere la cucina varesotta. Il padre di Giorgio era un elettricista e la mamma una simpatica casalinga, lo zio gestiva una pensione ma tutti poco propensi ad assecondare le bizze di un teenager londinese con la passione per i graffiti.
Il progetto televisivo era importante quattro programmi di 1 ora per ciascuna delle stagioni. Un budget di mezzo milione di sterline. Per Natale andammo a raccontare il laboratorio di panettoni artigianali dello zio a Gallarate e a filmare la caccia al cinghiale. Locatelli non sapeva ce ne fossero nella sua zona ma il cognato era un avido cacciatore. Per la primavera la produzione del formaggio caprino in quota e la pesca con i barchini nel lago.
Per l’estate Pat Llewellyn mi aveva chiesto di lavorare affinché Giorgio aprisse con Jack un chiosco bordo lago dove cucinare piatti pronti per i turisti. Spiazzandoli un po’ sul fatto che la celebrità londinese fosse tornata nella sua terra. Stile lacrime e sudore come andava a quel tempo. Giorgio veniva dal successo televisivo su BB2 di Tony & Giorgio un programma esuberante in cui il Locatelli girava tra i mercati della cosmopoli londinesi sulla Ferrari rossa fiammante dell’imprenditore Tony Allan.
Le cronache narrano che alla richiesta nella sua bella casa di Camden di preparare insalate in un chiosco, Giorgio abbia risposto: “e cosa ne direbbe Madonna che le paga £25 a Locanda”. Confondendo un po’ da inesperto la TV con realta’. Due settimane dopo la produzione era stata interrotta bruscamente con il rientro a Londra dello staff.
Per la BBC e per Optomen fu’ uno smacco e Giorgio tornera’ in TV solo nel 2011 quando la producer Silvia Sacco lo scegliera’ come spalla al critico d’arte BBC Andrew Graham-Dixon nella riuscita serie Italy Unpacked. Il resto come si suol dire è storia. Con Masterchef Giorgio raggiunge la popolarità in Italia. Non si contano le pubblicità a cui presto voce e volto. A Londra a gennaio ha chiuso Locanda Locatelli per un problema di affitto, dopo che per 22 anni è stata il punto di riferimento della cucina italiana in UK. Aprirà a maggio negli spazi ristorazione della National Gallery.
Marco Colombo
Giornalista