“Con qualche giorno di ritardo sulla Protezione civile, prontamente intervenuta domenica mattina e su chi, dagli uffici comunali, si è adoperato per comprendere le cause dell’accaduto, anche le forze politiche del centrodestra – Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – si sono accorte che al parco Lincoln è caduto un grosso ramo. E ne hanno dedotto “la pericolosa difficoltà dell’amministrazione Bonfadini anche nella gestione del verde pubblico”. Questo dopo che una nota di Forza Italia aveva sottolineato lo “sbalordimento” perché l’amministrazione comunale “ha progettato e predisposto la realizzazione di una pista ciclabile con l’abbattimento di un numero considerevole di alberi, oltretutto senza confrontarsi con le associazioni ambientaliste del territorio”, facendo evidentemente riferimento ai pioppi cipressini di via Gandhi”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA VITTUONE – Ovviamente se un grosso ramo si fosse staccato da uno dei pioppi cipressini in questione adesso i consiglieri del centrodestra si indignerebbero perché l’amministrazione comunale non è ancora intervenuta sui pioppi cipressini. Però quello, secondo il centrodestra “è problema tra l’altro che si è creato senza motivo l’Amministrazione stessa” (affermazione, riportata da alcuni organi di informazione, che si commenta da sola…).
Quanto al mancato confronto con le associazioni ambientaliste, pur se in un primo momento non sono state coinvolte, l’Amministrazione ritiene importante acquisirne i pareri, ma deve assolutamente affrontare in primis il tema della sicurezza dei cittadini. Dalla prescrizione di RFI, Rete Ferroviaria Italiana, e dalla perizia di un agronomo, emerge la necessità di compiere l’intervento.
Gli alberi verranno sostituiti con essenze, che potranno essere individuate tra quelle con caratteristiche diverse da quelle esistenti, ma che in futuro non rappresentino rischi per la linea ferroviaria e per i cittadini.
Affrontiamo la questione in modo serio
Ma affrontando la questione del verde in modo più serio rispetto ai dibattiti da social network, è il caso di ribadire con chiarezza che le piante sono evidentemente importantissime anche per l’ambiente urbano, ma che non è vero che qualsiasi albero può essere collocato in qualsiasi punto del paese. E che negli ultimi anni, con il cambiamento climatico, i periodi di siccità, gli eventi eccezionali, temporali molto forti, addirittura trombe d’aria, e con la crescente difficoltà delle amministrazioni comunali di reperire sufficienti fondi per finanziare gli interventi di manutenzione necessari, sempre più frequenti anche per quanto riguarda il verde, c’è un rischio crescente che si verifichino certi episodi
Andando indietro di pochi giorni, il 23 giugno in via Paisiello a Monza, un albero è caduto ferendo due persone. Nel pomeriggio del 26 giugno il ramo di una grossa pianta è caduto poco fuori dall’oratorio di Luino, in provincia di Varese, ferendo otto persone, di cui due in modo grave. Non c’era vento, né maltempo, né la pianta presentava segni di ammaloramento all’esterno. Il 2 luglio ad Aprilia, in provincia di Latina, un albero in un parco di fronte ad una scuola è crollato di colpo, senza maltempo né segnali premonitori. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Alcuni esempi solo per ribadire che il problema è diffuso e serio. L’amministrazione comunale di Vittuone sta cercando di affrontarlo utilizzando anche una preziosa sponsorizzazione di 130.000 euro all’anno, destinata proprio alla cura del verde, e i fondi utilizzabili in questo settore del PNRR.
Ovviamente pensare di dover decidere l’abbattimento di decine di alberi non è cosa che si fa a cuor leggero, ma bisogna anche tener presente che un filare di alberi che potenzialmente possono arrivare fino a 30 metri di altezza a pochi metri di distanza dalla ferrovia non è un modo prudente di gestire il verde; né gli alberi possono essere gestiti con continui interventi che, come dimostrato, non riescono ad essere efficaci, non solo per mancanza di fondi per le spese correnti, ma anche per mancanza di risorse umane.
Oltretutto un albero che dovesse cadere sui binari, fermando il traffico ferroviario, comporterebbe un forte esborso per il Comune per ogni minuto di blocco. Ma è certo più facile guardare, aspettare e poi dire “perché hai fatto” se hai fatto o “perché non hai fatto” se non hai fatto”.