MORIMONDO –ย La sala capitolare dell’abbazia di Morimondo, angolo splendido del magnifico complesso cistercense, ha ospitato ieri dalle 18 l’incontro che Fondazione Abbazia Amici del Centro Culturale Shalom un incontro davvero intenso col professor Massimo Cacciari, che ha presentato il saggio pubblicato per i tipi de Il Mulino nel 2017, ‘Generare Dio’, introdotto dal docente Gianni Mereghetti e dal professor Edoardo Dallari, allievo di Cacciari.
In un’ora e mezza, Cacciari ha toccato uno dei temi nodali della fede cristiana, analizzata in chiave teologica ma anche artistica, toccando anche il tema dell’Occidente e dei suoi valori.
Pubblichiamo a proposito la recensione del libro pubblicata su Il Foglio, a firma di Davide D’Alessandro, nel 2017
Ha passione, Massimo Cacciari, e quando non la rivolge allโodierna mediocrazia della politica, perdendo tempo e dissipando i tesori che gli albergano nel cuore e nella mente, genera pagine splendenti e sofferenti, come splende, soffre e risplende il volto di Maria che โsceglie di concepire il bambino che la sceglieโ. Generare Dio, lโultima creatura del filosofo veneziano, sโillumina anche della Vergine col Bambino, icona riletta attraversandoย i capolavori di Mantegna e Bellini.
Si affida allโarte sublime, Cacciari, per interrogare e interrogarsi su una donna, su quella Donna, โcolei-che-genera, la Donna che ha generato il Figlio, tuttavia รจ anche colei che lโha atteso, che lo genera senza conoscerlo, che lo cerca senza trovarlo, che lo trova e lo perde, che lo piange e lo ritrova o spera di ritrovarloโ. Nasce da lรฌ, nasce tutto da lรฌ, da un Annuncio, e le Annunciazioni di Simone Martini e Lippo Memmi, di Piero della Francesca e Beato Angelico a dirci che a rispondere Sรฌ รจ ancora mistero e potenza, il mistero dellโincarnazione che non smette di chiamare e supplicare un occidente che declina e tramonta, che non intende ridestarsi, che non comprende. Quanti no sovrastano lโimpossibilitร di un sรฌ, quanta fatica ad accettare la fatica, quanta sofferenza ad andare incontro alla sofferenza, condizione necessaria e indispensabile per stare al mondo, per dare prova e segno del proprio passare ed essere, per vivere la vita senza farsi vivere da essa!ย
Il filosofo coglie gemme dai versi di Dante, Luzi, lโamato Luzi, e Rebora per ripresentarci lโEvento, per meditare su Colei che medita, con meraviglia e timore, con fiducia e sofferenza, mentre in grembo il Figlio matura. Le pagine piรน intense raccontano di una donna, di quella Donna, che acconsente, che รจ piena di grazia, che vive la grazia e la Croce, la piega dolorosa, il risvolto angosciante, lโombra che prepara la luce, perchรฉ โforse รจ solo allโombra di Maria che finalmente la luce si fa carne. Quegli angeli fiammeggianti, luciferini che abbagliano in certe Annunciazioni trovano rifugio allโombra della donna, spengono il loro canto altisonante, rammemorano, infine, di essere messaggeri dellโombra, da cui Maria รจ stata resa fecondaโ. Annunciazione, Madonna col Bambino e Croce sono i tre momenti che scandiscono lโalta riflessione filosofica di Cacciari, coadiuvata da pitture immortali. Il turbamento, la paura, il respiro sospeso accompagnano le pagine e la nascita, le pagine di una nascita. Generare Dio ha generato Icone, la nuova, preziosa collana del Mulino. Pensare per immagini รจ il sottotitolo e Cacciari a unโimmagine, a quellโImmagine, a una donna, a quella Donna, ha felicemente rivolto il suo sguardo. E noi con lui.
Il Foglio