Gelli: “Solidarietà piena ai nostri Bersaglieri, dopo la lettera di alcuni insegnanti del Liceo Bramante”

Anche l'Assessore leghista magentino prende posizione dopo l'uscita 'sconsiderata' di alcuni docenti. Ticino Notizie da sempre al fianco dei Fanti Piumati, espressione importante della Memoria storica di un Paese al di là di ogni possibile ideologia

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Rimango basito ed attonito, dopo aver appreso la notizia secondo la quale, un gruppo di docenti del nostro Liceo Donato Bramante, avrebbe scritto al Ministro Valditara, per opporsi all’ingresso dei Bersaglieri nelle nostre scuole. Sono basito perché nella nota che a tratti si può leggere su un quotidiano di caratura nazionale, capisco come certi insegnanti a scuola si comportino come politici e non come educatori.

Si parla infatti del corpo dei Bersaglieri come un corpo dell’esercito italiano, che ha valori distanti da quelli della scuola. Forse chi ha scritto la missiva non conosce la storia dei nostri Bersaglieri che hanno versato il proprio sangue in tantissime missioni di pace all’estero come in Iraq, Bosnia, Kosovo, Libano o Somalia.

I Bersaglieri che nella nostra città sono un patrimonio di inestimabile valore, non meritano un simile trattamento e nemmeno di essere screditati nei loro valori fondanti, per una assurda e bieca presa di posizione politica.

Rilevo che chi ogni giorno parla di ritorno al fascismo, di mancanza di democrazia ed altre amenità, poi, diventa all’improvviso, il più antidemocratico e per di più mette in pratica tale comportamento, in una istituzione quale deve essere la scuola.

Mi chiedo se gli stessi insegnanti avrebbero potuto tenere la stessa celerità nello scrivere al Ministro, qualora vi fossero stati altri tipi di iniziative all’interno della scuola.

In un momento in cui c’è chi vorrebbe introdurre nei nostri istituti scolastici teorie gender oppure come avvenuto qualche settimana fa, un gruppo di studenti viene addirittura portato a pregare in una moschea, questa mi pare la ciliegina sulla torta.

La politica stia fuori dalla scuola.

Mi auguro che il capo di istituto muova i suoi passi poiché per una città come quella di Magenta, i Bersaglieri significano, pace, vita, aiuto, sostegno, solidarietà.

Non possiamo sfregiare una istituzione così importante solo per il fatto di avere una visione politica diversa o per il fatto che vi siano, a dire degli insegnanti, valori diversi.

Pensino gli insegnanti ad educare i loro studenti e ad evitare che la politica entri nelle scuole. Questo già, potrebbe essere segno di grande lungimiranza .

Simone Gelli

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