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Galleria Magenta: “Un’impresa d’arte”

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Dal 1979 nel cuore della città, non solo una galleria. Il progetto di Germano Cattaneo e della sua famiglia prosegue oggi con la stessa passione nella quotidiana ricerca di che cosa si può fare con la
creatività

MAGENTA – “Costituirà un punto di riferimento, un motivo per aprire un dialogo, guardando le opere da vicino”. Sono trascorsi quasi 38 anni da quando dalle colonne dell’allora Informatore del Magentino si commentava la nascita di Galleria Magenta. Era il 20 ottobre, correva l’anno 1979 e Germano Cattaneo con la stessa passione e creatività che continua a metterci oggi nella ricerca del bello, apriva un vero e proprio ‘atelier artistico culturale’ a trecentosessanta gradi nel cuore della città. Un inizio, verrebbe da dire, subito col botto. I nomi degli artisti in esposizione, infatti, di quella prima kermesse erano tutti autentici mostri sacri del settore: Ajmone, Cazzaniga, Guttuso, Treccani, per citarne solo alcuni. La scommessa che, possiamo dire a distanza di anni, Cattaneo e la sua squadra hanno vinto abbondantemente – già perché nel frattempo, accanto alla sempre presente moglie Rosa, anche il resto della famiglia è cresciuta e ha saputo portare con Nicoletta e il marito Marco un’iniezione innovativa soprattutto sul lato eventi come diciamo in seguito – è sempre stata una sola: “Portare in provincia e far conoscere al pubblico delle nostre zone personaggi di levatura nazionale ed internazionale”. Cattaneo nella sua intraprendenza ha
sempre avuto un occhio attento per gli artisti di grido – pensiamo al grande progetto sviluppato di recente in occasione di EXPO 2015 con Ugo Nespolo, esponente mondiale della Pop Art, “un regalo alla città di Magenta” – ma anche per gli emergenti, vedasi, Gaetano D’Auria o Francesco Vanzaghi per menzionare due nomi che ritornano periodicamente in Galleria. Al suo fondatore sta stretta la definizione di ‘galleria d’arte’. “Qui – spiega – in quasi quarant’anni di attività abbiamo maturato esperienze e competenze, che mi portano più opportunamente a parlare di ‘impresa d’arte’”. Non è un dettaglio, perché in Cattaneo, uomo di marketing arrivato dal mondo dell’comunicazione e dell’impresa, la dimensione culturale e commerciale sono sempre andate avanti in parallelo. Non è un caso, infatti, l’assoluta versatilità di ‘Galleria Magenta’. Si pensi, a questo
proposito, all’attenzione per il design, al creative business, all’architettura d’interni o ancora all’arredo urbano (come
nel caso della bellissima installazione collocata qualche anno addietro sul sagrato della Basilica di San Martino).
‘Galleria Magenta’ è molto più di una semplice galleria. E così in questi anni si sono ricavati anche spazi ad hoc. Accanto alla sede centrale al civico 45 di via Roma, ecco lo showroom al 43 con ‘Spazio 7’, quindi, poco più in là la ‘Nuova Dimensione’ una vetrina interattiva per giovani talenti. E poi ancora la GM di Morimondo, all’interno dello splendido borgo medievale nel contesto dell’Abbazia. L’ultima in ordine di tempo è certamente l’ActionArt Factory di Galleria Magenta. Una vera fabbrica per l’organizzazione di eventi di comunicazione e di cultura per aziende, scuole, istituzioni pubbliche e private. Una realtà diversa ma complementare e sinergica alla Galleria Magenta, di cui sposa appieno quella filosofia di essere ‘impresa d’arte’ – in continuo divenire aggiungiamo noi – che è il ‘bollino di qualità’ di quest’avventura di successo iniziata quasi quarant’anni fa.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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