― pubblicità ―

Dall'archivio:

Gallera: ‘Contro il virus una battaglia, il 40% dei lombardi si muove ancora’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO – “E` una battaglia quotidiana è una sfida noi ogni giorno riusciamo ad aprire qualche posto e ogni giorno viene riempito”, lo ha detto l`assessore alla Salute della regione Lombardia Giulio Gallera a “Fuori dal coro” su Rete quattro, parlando delll`emergenza coronavirus e della necessità di posti letto in terapia intensiva.

 

“Al San Carlo di Milano domattina – ha aggiunto – apriamo 16 posti letto di terapia intensiva e dove in un`altra ala hanno spostato i pazienti e ci sono operai che lavorano giorno e notte, dormono negli studendati, ed entro lunedì ci stanno altri posti”.
E “ci sono anche delle prospettive per i 500 posti in Fiera, Bertolaso e la sua squadra lavorano giorno e notte. I tempi dipendono non tanto dalla realizzazione quanto dal reclutamento dei respiratori e del personale però stiamo lavorando. Tutti i grandi imprenditori sono impegnati, oggi abbiamo fatto una riunione, stanno lavorando in Cina in India per recuperare i respiratori, siamo confidenti che potremmo firmate i primi ordini domani o dopodomani”.

La regione Lombardia sta controllando gli spostamenti dei cittadini tramite i telefonini ” ci siamo fatti dire dai grandi operatori della telefonia quali erano gli spostamenti da cella a cella dei telefonini e – ha spiegato Gallera – abbiamo visto che ancora oggi c`è il 40% di persone che si muove. Sicuramente c`è chi va a lavorare ma c`è tanta gente che ancora esce o lo capiamo veramente tutti , questa battaglia la vinciamo noi se stiamo in casa dobbiamo essere più forti di questo virus della sua velocità rimaniamo in casa per non contagiare né essere contagiati”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi