Fratus, Cozzi, Lazzarini: altre vittime del circo mediatico giudiziario. Maledetti manettari. Maledetti- di Fabrizio Provera

Ennesimo scempio del Diritto e del principio costituzionale della presunzione di innocenza

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“Processo Piazza Pulita: tutti assolti in appello. Il secondo grado ribalta la sentenza per l’ex sindaco di Legnano Gian Battista Fratus, l’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e l’ex assessore ai lavori pubblici Chiara Lazzarini. La decisione oggi davanti ai giudici del Tribunale d’Appello di Milano.

Condannati rispettivamente in primo grado dal Tribunale di Busto Arsizio a 2 anni e 2 mesi, 2 anni e un anno e tre mesi oggi sono stati assolti con la formula più ampia. I tre erano stati colpiti da un ordine di custodia cautelare nel maggio 2019. Fratus era accusato di corruzione elettorale. I tre ex amministratori erano accusati anche di aver pilotato la nomina del direttore generale del Comune e quello del direttore di Amga, società municipalizzata, oltre ad aver modificato il bando per la nomina di un commercialista in Euro.Pa., altra società partecipata dal Comune di Legnano e di aver ‘cucito’ su misura un bando. La sentenza di primo grado era stata pronunciata dal Tribunale di Busto Arsizio nell’aprile 2020”.

La fredda cronaca giudiziaria non rende, non può rendere l’enormità- per l’ennesima volta- dei danni irreparabili cagionati ancora una volta dal giustizialismo manettaro. Il problema non sono i Tribunali, dove le sentenze possono essere ribaltate e il giudizio mutare con ritmi e modalità sorprendenti. Il problema è l’uso politico, mediatico, culturale dei procedimenti giudiziari a carico di chicchessia. Fratus, Maurizio Cozzi e la Lazzarini quale beneficio potranno tranne dopo anni, diversi anni, nei quali il vomitevole circo mediatico giudiziario li ha mascariati, esposti alla gogna, accusati sulla pubblica piazza? Quale ristoro potranno eventualmente ricevere, dopo gli ordini di custodia cautelare che nel nostro sistema possono essere spiccati senza che via nessuna sentenza? Avviso di garanzia, custodia cautelare, presunzione di innocenza, colpevolezza definitiva solo e soltanto dopo il terzo grado di giudizio. Le pietre miliari del sistema giuridico italiano non servono a nulla, come guarentigia o garanzia, a causa del malcostume invalso da decenni, e vergognosamente cavalcato da certe forze politiche, che trasforma un innocente in colpevole, per poi scappare con la coda tra le gambe o dileguarsi, come ladri nella notte, quando bisogna restituire l’onore all’avversario politico (o al politico, senza essere avversario) dopo una sentenza di assoluzione. Non possiamo essere soddisfatti per l’assoluzione di Fratus, Cozzi e di Chiara Lazzarini. Perché da un lato siamo certi che niente e nessuno li potrà ripagare e risarcire (moralmente, in primis) adeguatamente. E perché non abbiamo nessuna certezza si tratti degli ultimi, cui capiterà il girone infernale dei giustizialisti. Anzi, siamo purtroppo certi che succederà ancora.
Maledetti manettari.

Fabrizio Provera

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