Forza Italia, verso la candidatura alle Europee di Marco Reguzzoni

Ex leghista e bossiano

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Forza Italia sarebbe a un passo dalla chiusura di un accordo per la candidatura dell’ex leghista Marco Reguzzoni alle Europee. E’ quanto confermano fonti qualificate del partito di Antonio Tajani. Il politico di Busto Arsizio, in provincia di Varese, e’ a un passo dalla candidatura nella circoscrizione Nord Ovest, insieme ad altri due esponenti di primo piano della Seconda Repubblica a trazione berlusconiana e bossiana, Letizia Moratti e Gabriele Albertini. La trattativa con Reguzzoni non e’ ancora chiusa, ma da parte di FI il corteggiamento e’ incessante e l’ex presidente dellla Provincia di Varese ha annunciato oggi che partecipera’ con la sua associazione i ‘Repubblicani’ al congresso del Ppe in programma il 6 e il 7 a Bucarest. Oltre agli uscenti Massimiliano Salini, Stefania Zambelli e Lara Comi, gli azzurri potrebbero quindi schierare il ‘tridente’ lombardo Reguzzoni, Moratti e Albertini.

Bossiano doc, Reguzzoni torna alla politica attiva dopo una pausa di dodici anni. Presidente leghista della Provincia di Varese dal 2002 al 2008, era tra i dirigenti piu’ vicini al senatur quando ha rivestito i panni del capogruppo alla Camera, dal 2010 al 2012. Non piu’ ricandidatosi dopo le dimissioni di Bossi, e’ stato espulso dalla Lega nel 2013, dopo la fondazione dell’associazione ‘Repubblicani’ (in origine insieme a Nunzia De Girolamo) e si e’ occupato per anni del museo del volo di Volandia. “Sono lusiganto” per l’interessamento dimostrato dal coordinatore lombardo di FI Alessandro Sorte, “con il quale e’ in corso un colloquio intenso finalizzato ad una collaborazione reciproca nell’ambito del partito popolare europeo”, ha affermato Reguzzoni in un’intevista alla ‘Prealpina’. “E’ pero’ prematuro parlare di una mia candidatura – ha aggiunto -c’e’ tempo fino al 25 aprile per presentare le liste. Vedremo se si concretizzera’ una candidatura. Sarebbe un’adesione da indipendente. La Lega ha fatto un suo percorso e ottenuto risultati difficili e altri importanti, Salvini ha portato il partito sfiorare il 30% a livello nazionale io resto fermo ai miei principi federalisti e sulle istanze del territorio”.

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