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Dall'archivio:

‘+Fontana e Salvini (e le Regioni..) CONTRO il coprifuoco alle 22. Ghan rison, si oppongono solo Speranza (e purtroppo Draghi)

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 “Le Regioni in vista del nuovo decreto hanno, come sempre, lavorato insieme per dare un contributo positivo, con proposte unanimi, alle decisioni del Governo. Non sembra che le principali istanze di tutte le Regioni siano state accolte nel nuovo decreto”. E’ quanto afferma in serata il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
   “Sarebbe stato invece necessario – aggiunge il governatore – dare un segnale di maggior attenzione alle istanze di quelle attivita’ e a quelle imprese che ancora non vedono la luce per uscire dall’emergenza economica e di lavoro. Offrire uno spiraglio ai ristoratori, ai bar, anche con l’accettazione della proposta di slittamento alle 23 del coprifuoco era importante”.
   “Le Regioni – conclude Fontana – si stanno impegnando al massimo su vaccinazioni e su regole stringenti per le riaperture, proprio per coniugare la lotta al virus con la lotta all’impoverimento di intere categorie”.
 “Ho avuto cinque telefonate con il presidente Draghi”, gli ho detto “che così non avrei votato il decreto sulle riaperture”. Lo dice Matteo Salvini, al ‘Giornale’, sulla riunione del Cdm di ieri. “Tutte le Regioni, tutte tutte, anche quelle di sinistra, chiedevano di rivedere queste norme, per esempio spostando l’orario del coprifuoco e concedendo alcune aperture in più”, spiega il leader della Lega.
      “Hanno prevalso criteri ideologici, non scientifici”; “queste disposizioni sono illogiche”, sottolinea Salvini che poi di Draghi dice ancora: “Lui ha mediato, ma questa volta ha prevalso la linea della sinistra, dei 5 Stelle, di Speranza”. Per il leader della Lega, “c’è una realtà politica che considera i ristoratori, i baristi e i commercianti evasori. Ci sono partiti che non hanno grande dimestichezza con il privato, che non hanno familiarità con le realtà produttive e le loro esigenze”.
      Sull’ipotesi di lasciare il governo, Salvini risponde: “No, glielo garantisco. Però non votiamo i provvedimenti a scatola chiusa”; “fra quindici giorni, se ci saranno nuove aperture, voteremo un altro provvedimento favorevole a chi oggi è penalizzato”.

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