Fondazione Comunità Novarese: un museo per tutti

Concluso il percorso che rende il Museo di Storia Faraggiana Ferrandi un luogo completamente accessibile

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Grazie al progetto promosso dall’associazione RI-Nascita, (che chiude un percorso cominciato tempo fa), sostenuto da Fondazione Comunità Novarese, il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi si propone oggi come spazio accessibile a tutti. Formazione degli operatori culturali, laboratori specifici, nuovi materiali e una Rete di relazioni importanti costruiscono una nuova realtà con particolare attenzione alle persone con disabilità cognitiva e comunicativa.

Si conclude, il percorso che rende il Museo di Storia Faraggiana Ferrandi di Novara, davvero accessibile a tutte e a tutti.

Il progetto, creato e sviluppato dall’associazione RI-NASCITA in partnership con il Comune di Novara (realizzato con la collaborazione di Fondazione Paideia) è reso possibile dal sostegno di Fondazione Comunità Novarese attraverso il Fondo Dottor Giovanni Pagani che ha determinato un contributo di 11.000 euro, affiancata da Fondazione Banca Popolare di Novara, Provincia di Novara e con la partecipazione del Centro Servizi per il Territorio.

Grazie al progetto “UN MUSEO DI TUTTI” – PER UN’ACCESSIBILITA’ SENZA BARRIERE, il Museo di Storia Naturale di Novara compie un passo decisivo verso un’accessibilità reale, stabile e strutturale, con particolare attenzione alle persone con disabilità cognitiva e comunicativa.

“Siamo davvero felici – commenta la Presidente dell’associazione RI-NASCITA, Delia Leuzzi – di aver raggiunto un traguardo così importante. Un museo più accogliente e fruibile da parte di tutti i visitatori garantisce non solo l’accesso a tutte le persone con disabilità, ma valorizza il Museo stesso con ricadute culturali e sociali anche nel lungo periodo”.

“Fondazione Comunità Novarese – commenta il Presidente FCN, Prof. Davide Maggi – ha scelto di sostenere, con un contributo significativo, il progetto perché crediamo che l’accessibilità alla cultura sia una prerogativa fondamentale.

Il percorso, avviato dall’Associazione Ri-Nascita e dal Comune di Novara, dimostra come sia possibile trasformare un museo in un luogo realmente inclusivo capace di accogliere persone con disabilità sensoriali e cognitive. Rendere fruibili le collezioni del Museo Faraggiana Ferrandi significa offrire a tutti un’esperienza intensa e coinvolgente che investire nel futuro della comunità. Questo obiettivo si può realizzare pienamente promuovendo una cultura in grado di valorizzare le differenze come risorsa e come occasione di sviluppo condiviso”.

“Il progetto ‘Un Museo per Tutti – Per un’Accessibilità Senza Barriere’ – aggiunge l’Assessore alla Cultura del Comune di Novara, Luca Piantanida – rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di inclusione che il Comune di Novara sta portando avanti con grande impegno. Grazie alla collaborazione con l’associazione RI-Nascita, il sostegno di Fondazione Comunità Novarese e la Rete di realtà che hanno contribuito a questo importante progetto, il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi diventa un luogo dove ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità, potrà fruire della cultura in modo completo e significativo.

Il Museo non è più solo luogo di conservazione e divulgazione del sapere, ma si trasforma in spazio inclusivo. Un passo importante, che rende il nostro patrimonio culturale più ricco e aperto a tutti. Un ringraziamento speciale va all’associazione RI-Nascita per la sua visione e dedizione, così come alla Fondazione Comunità Novarese per il sostegno concreto che ha permesso di realizzare questa iniziativa. Ma soprattutto, ringrazio tutti coloro che ogni giorno lavorano per rendere la cultura un bene per tutti, perché solo con un accesso libero e senza barriere possiamo davvero crescere come comunità”.

La Storia.
Nel 2016, il Comune di Novara proponeva all’associazione Ri-Nascita di contribuire a valorizzare le collezioni custodite nel Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, per garantirne una piena fruibilità in autonomia anche a persone con disabilità. Così, nel 2018, viene inaugurato un nuovo percorso di visita, che, grazie al coinvolgimento dell’Unione Ciechi di Novara e del Gruppo Sordi di Novara-Biella-Torino, conduce all’introduzione di istallazioni e dispositivi tattili, sonori e olfattivi nelle sale espositive del primo piano del Museo, consentendone la piena fruibilità a portatori di handicap visivi e uditivi e offrendo, anche ai cosiddetti “normodotati”, l’occasione di vivere un’esperienza più intensa, coinvolgente e formativa.

Nel 2020, un secondo lotto di interventi ottimizza questo percorso, estendendone le caratteristiche anche al piano terra. Vengono realizzati box olfattivi, cartoline tattili, guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC, postazioni video accessibili anche da disabili in carrozzina, filmati fruibili anche in LIS. Un percorso di formazione per persone non udenti e non vedenti garantisce, inoltre, anche la possibilità di offrire un affiancamento agli operatori museali e alle guide turistiche in presenza di utenti con questo tipo di handicap.

Le limitazioni possibili a una piena e autonoma fruizione delle collezioni di un museo non si limitano, però, alla sola accessibilità fisica, o all’accessibilità sensoriale, ma coinvolgono anche l’ambito cognitivo.

Per questi motivi, con l’intenzione di portare a compimento il cammino, l’Associazione Ri Nascita e il Comune hanno deciso di rinnovare la propria collaborazione e coinvolgere organizzazioni quali Anffas onlus Novara, Angsa Novara Vercelli odv ets, Associazione Down Novara e Il Timone ets aps, (impegnate nell’immaginare e offrire servizi a persone portatrici di disabilità di tipo cognitivo), per realizzare un processo di coprogettazione che conduca alla definizione di un modello specifico di Comunicazione Aumentativa Alternativa, capace di rendere accessibili a chiunque i significati e i contenuti veicolati dal Museo, poiché capace di ampliare le potenzialità proprie del linguaggio verbale, affiancando loro forme di espressività diversa (gesti, disegni, vocalizzi).

Contestualmente, grazie alla collaborazione con Fondazione Paideia, sono stati attivati due percorsi formativi che prepareranno gli operatori museali a gestire al meglio la comunicazione e la relazione con persone con disabilità.

“Da anni ci impegniamo per sostenere un cambiamento culturale – dichiara Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideia – che renda i luoghi della cultura realmente aperti e inclusivi. Con l’associazione Ri-Nascita abbiamo condiviso l’esperienza maturata nell’ambito museale, lavorando insieme alla progettazione di un percorso di visita e di segnaletica orientativa in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa e allo sviluppo di percorsi formativi per operatori.

Preparare chi lavora quotidianamente nei luoghi della cultura a una comunicazione attenta, rispettosa e competente significa investire nella qualità dell’esperienza di ogni visitatore, creando contesti in cui ogni persona possa sentirsi accolta, riconosciuta e messa nelle condizioni di partecipare pienamente. Siamo lieti di collaborare alla costruzione di percorsi formativi che traducono questo impegno in azioni concrete”.

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