Le elezioni europee si terranno, in tutti gli stati dell’Unione, dal 23 al 26 Maggio. Lo spoglio avverrà, simultaneamente per tutti i 27 stati, alle ore 23 del 26 Maggio.
La Spagna eleggerà 59 deputati, al Parlamento Europeo, entro il prossimo 26 Maggio. Guadagnandone 5 rispetto a 5 anni fa. Il sistema sarà un proporzionale puro, con un unico collegio nazionale, senza soglie di sbarramento. Liste bloccate e nessun voto di preferenza.
Dopo il recente exploit alle elezioni politico-amministrative dell’Andalusia, lo scorso Dicembre, dove è passato dallo 0,5% all’11%, la novità politica è rappresentata da Vox. Partito di estrema destra che, secondo gli ultimi sondaggi, avrebbe il 9 % dei consensi. Fondato, meno di 6 anni fa, da Santiago Abascal ed alcuni fuoriusciti del Partido Popular, alle europee del 2014 non arrivava al 2% dei voti. Alcuni punti del programma ricordano il dibattito politico in Italia:
- riduzione dell’Irpef nazionale al 21%, con esenzione sino a 13mila euro
- aumento delle pensioni minime di 250€, integrazione al reddito per ogni figlio per 300€
- aiuto al piccolo commercio con semplificazioni e finanziamenti
- appoggio alla famiglia tradizionale ed ai suoi valori
- lotta all’estremismo islamico, chiusura moschee irregolari, espulsione Imam radicali
- controllo dell’immigrazione
In testa ai sondaggi c’è il Partito Socialista, Psoe, al 24%. Il leader del partito, Pedro Sanchez, è anche capo del governo, in una coalizione che comprende Podemes, 16%.
In area centro-destra, il Partido Popular, dato al 22%, ha portato a termine la successione al vertice: Mariano Rajoy ha lasciato spazio al nuovo leader Pablo Casado. In vista di Maggio, cercherà di allearsi con Ciudadanos (20%) di Albert Rivera. Collante di entrambi i partiti è l’opposizione all’indipendenza catalana (cosi come Vox…).
Marco Crestani