“Quello del fine vita è un tema delicato, una questione etica, che vede posizioni contrapposte frutto spesso di esperienze personali, motivo per cui serve cautela evitando di affrontare la materia con superficialità o, peggio, come tifoserie. Come già discusso nel novembre scorso in Consiglio regionale, questo tema deve essere regolato da una legge dello Stato, e non delegato alle singole Regioni perché non hanno competenza in materia, come previsto dalla Costituzione.
Quello che la Regione Lombardia può fare è continuare a investire per potenziare le cure palliative e l’assistenza fino alla fine, la mia personale posizione è che il diritto alla vita è fondamentale e va custodito in antitesi al diritto alla morte”.
Così Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, in merito al primo caso di suicidio assistito in Lombardia