Fine vita in Lombardia, la Lega replica al Pd: ‘Serve legge nazionale’

Le parole di Alessandro Corbetta

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“Su un tema così importante come il fine vita non si possono prendere in giro i cittadini come sta facendo il PD, Regione Lombardia non può legiferare su qualcosa che esula dalle sue competenze. Portare avanti il progetto di legge sul fine vuol dire prendere in giro le persone e farsi impugnare il testo da parte di governo nazionale. La Lega è sì autonomista ma lo è sulle materie per cui stiamo chiedendo le competenze: meno burocrazia e più risorse per gestire sui territori i servizi. Il fine vita è un tema nazione ed è ridicolo che il Dem. Majorino vesta ora i panni del finto autonomista su un tema di esclusiva competenza nazione, mentre su tutto il resto lui e compagni si schierano ogni volta con il più becero dei centralismi ostacolando l’autonomia a Roma”.

“La posizione della maggioranza di centrodestra non è nel merito sul fine vita, tema sul quale nella Lega c’è libertà di coscienza e di voto come più volte ribadito dal presidente Fontana e segretario Salvini. Il dibattito è a livello tecnico e non c’è possibilità di portare avanti questo testo di legge, come supportato dai massimi esperti costituzionalisti auditi in commissione, perché non è competenza di Regione Lombardia, se lo portassimo avanti verrebbe impugnato e fermato, e ciò significherebbe prendere in giro davvero i cittadini”.

Così Alessandro Corbetta capogruppo della Lega in regione Lombardia in risposta alle critiche di Majorino (PD) in tema di fine vita.

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