L’hotel Portrait di Milano ha ospitato ieri l’evento per il 50esimo anniversario de Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti. Una festa con esponenti di primissimo piano del mondo della politica, della finanza e dell’economia italiana.All’evento sono intervenuti: Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, Alessandro Sallusti, direttore responsabile de Il Giornale, Ignazio La Russa, presidente del Senato, Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri, Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, Mike Pompeo, ex Segretario degli Stati Uniti d’America, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, Antonio Angelucci, membro della Camera dei Deputati ed editore de Il Giornale, Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale, Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale, Paolo Berlusconi, imprenditore, Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Angelino Alfano, ex ministro della Giustizia, Letizia Moratti, europarlamentare, Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero Quotidiano, Marco Tronchetti Provera, imprenditore, Nicola Speroni, amministratore delegato de Il Giornale, Remo Ruffini, amministratore delegato di Moncler, Hoara Borselli, conduttrice televisiva, Paolo Del Debbio, saggista e giornalista, Stefano Zecchi, filosofo e scrittore.
Una cena di gala è stata organizzata a Milano per celebrare il primo cinquantesimo anniversario de Il Giornale, fondato nel 1974 da Indro Montanelli, uno dei più celebri giornalisti italiani. “Nel corso degli anni – si legge in una nota – Il Giornale è cresciuto e si è evoluto, diventando una fonte affidabile di notizie e un punto di riferimento nel panorama giornalistico italiano, grazie anche all’attuale guida composta dal direttore editoriale Vittorio Feltri e dal direttore responsabile Alessandro Sallusti, con i vice direttori Nicola Porro, Osvaldo De Paolini, Francesco Maria Del Vigo, e gli editori l’onorevole Antonio Angelucci e Giampaolo Angelucci. La visione del mondo de Il Giornale si ispira a principi come la libertà di pensiero, la centralità dell’individuo quale motore del progresso e la tutela dell’iniziativa economica privata e dell’imprenditoria italiana. Alla base di questo successo vi sono l’integrità editoriale e la costante aderenza ai fatti. L’innovazione, inoltre, è stata la chiave per rispondere all’evoluzione dell’industria dei media e alle nuove esigenze dei lettori. Il Giornale è stato fondato nel 1974 da Indro Montanelli caratterizzandosi fin da subito per il suo approccio controcorrente e la sua attenzione ai temi di attualità più controversi e dibattuti.Montanelli, con il suo stile inconfondibile e la sua integrità.professionale, ha posto le basi per un giornalismo di qualità, libero da condizionamenti politici e commerciali. Nel 1979 Silvio Berlusconi ne è diventato l’azionista di maggioranza. Questo passaggio ha segnato una svolta importante per la testata, che ha ricevuto nuove risorse per espandersi e modernizzarsi. Sotto la guida di Berlusconi, Il Giornale ha rafforzato la sua posizione nel mercato editoriale italiano, mantenendo una linea editoriale libera e un punto di vista critico voluto da Montanelli. Negli anni ’80 e ’90, Il Giornale ha continuato a crescere, ampliando la sua redazione e migliorando l’impegno nelle inchieste e nei reportage. Durante questi decenni, la testata si è distinta per la sua copertura approfondita di eventi cruciali della politica italiana e internazionale, nonché per difendere i valori della libertà di espressione e della democrazia”.
Con l’avvento del nuovo millennio, Il Giornale ha affrontato la sfida della digitalizzazione e dei cambiamenti nel mondo dei media. La testata ha lanciato il proprio sito web, ampliando la sua presenza online e raggiungendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Durante questo periodo, Il Giornale ha investito nelle nuove tecnologie e in format editoriali, includendo video, podcast e contenuti interattivi, per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più digitale. Oggi – viene sottolineato -, Il Giornale continua a essere un punto di riferimento nel panorama giornalistico italiano, mantenendo il suo impegno a fornire un’informazione accurata, affrontando con coraggio e professionalità le grandi sfide della contemporaneità e guardando al futuro con lo stesso spirito pionieristico che ha caratterizzato i suoi primi cinquant’anni.
Secondo Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, “la decisione di Indro Montanelli nel 1974 di fondare Il Giornale è stata un atto di grande coraggio e visione. In un’epoca in cui il panorama mediatico era dominato da voci allineate, Montanelli scelse di creare uno spazio per il pluralismo dell’informazione, offrendo ai lettori la possibilità di confrontare diverse prospettive e punti di vista. La storia de Il Giornale è una testimonianza rara del valore del giornalismo libero e indipendente. Dobbiamo essere grati a tutti i direttori, giornalisti e editori che, in questi decenni, hanno contribuito a mantenere viva questa importante voce controcorrente, permettendo ai cittadini di accedere a un’informazione più completa e diversificata. Questo tipo di impegno a favore del pluralismo e della libertà di stampa è fondamentale per una società democratica sana e vitale. È un esempio che dovrebbe ispirare tutti coloro che credono nell’importanza di un giornalismo indipendente e responsabile”.