Sono finiti tutti in carcere in custodia cautelare. Un’operazione dei Carabinieri del Gruppo di Monza ha portato alla notificazione, ieri mattina, di undici ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettante persone residenti, nella maggior parte, nei comuni del magentino. Tra di loro anche un medico che ha l’ambulatorio a Marcallo con Casone e risiede a Inveruno. Misure firmate dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Monza Andrea Giudici. Alla base di tutto ci sarebbe proprio il medico che prescriveva farmaci oppioidi utilizzati nella terapia del dolore a pazienti compiacenti. In realtà si trattava di persone che non necessitavano di quei farmaci che venivano prelevati dalle farmacie e smerciati sulle piazze internazionali. Dieci le persone che si rivolgevano a lui per la ricetta. Persone che risultano essere residenti a Magenta, Corbetta, Cuggiono, Inveruno, Marcallo, nel pavese e a Cologno Monzese. Alcune originarie dell’Egitto, nella maggior parte dei casi italiani. Di fatto i farmaci erano destinati allo spaccio.
Le ricette prevedevano prescrizioni di farmaci oppioidi quali l’Oxycontin, un analgesico oppioide usato nella terapia del dolore. L’ossicodone è un antidolorifico oppioide tra i più utilizzati al mondo e ampiamente somministrato a pazienti oncologici. Usato in campo medico, sotto strettissima sorveglianza, per il trattamento del dolore da moderato a grave quando i normali trattamenti non portano risultati. Spesso le ricette prevedevano la somministrazione di contramal, anch’esso utilizzato per la terapia del dolore. Tra gli undici arrestati sottoposti alla misura cautelare soltanto una di loro era medico. Gli altri erano persone che si rivolgevano a lui per la ricetta e poi si recavano nelle farmacie a prendere i farmaci. Le indagini sarebbero scattate proprio dopo la segnalazione da parte di alcune farmacie. Sarebbero stati gli stessi farmacisti ad essersi insospettiti per richieste così elevate di farmaci oppioidi in quantitativo decisamente superiore al normale. Si parla di un numero elevatissimo di ricette destinate a questo genere di farmaci.
Cosa che ha fatto scattare indagini accurate da parte della Procura di Monza fino ad arrivare alla conclusione con l’emissione delle ordinanze di custodia cautelare notificate ieri mattina. Operazione alla quale hanno partecipato anche i Carabinieri delle locali stazioni a supporto dei militari del gruppo di Monza intervenuti.