RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, forse questo argomento non può essere capito da un cittadino delle grandi città. Magari pure nei posti turistici dove i bar hanno sempre persone nuove e di passaggio. Un locale pubblico nelle grandi stazioni, aeroporto o centri storico non hanno problemi
Non parliamo dei centri di ristoro negli autogrill o aree di sosta pubblica .. quei luoghi di provincia cantati da Max Pezzali e Ligabue ( Luciano ) .. Gente alla mano nei paesi; si di legno o braccino corto.
Dopo il caffè il morto; l’ euro ha portato un vero colpo di grazia ai piccoli bar e circolino di paese
Un mattino in piazza vedevo moti rivoluzionari ma non capivo il motivo del tanto ardore ; era aumentato di 10 centesimi il caffè. Pezzo o prezzo politico della consumazione più diffusa nelle realtà limitrofe e centrali.. Non è il costo o spesa fatta che incide; prendo e vado massimo mi fermo quella mezz’ora..
Il problema che molto spesso tanti mettono la tenda con una semplice consumazione
Occupando un posto e consumo di sedia e aria …
Italiani popolo di risparmiatori ma pure i forestieri si sono adeguati subito bene o superato maestro
Il gioco preferito di molti avventori dei locali è il consuma chi !!
Un gioco molto semplice: fare la graduatoria o hit parade magari versione moderna contatti di chi consuma meno !! Un gioco al ribasso perché negli anni ’80 si faceva a chi beveva di più forse non pensavano molto alla salute…
Purtroppo i bar e circolo nelle piccole realtà suppliscono alle mancanze del comune come in passato molte parrocchie coprivano tutte le pecche e lacune. Gente parcheggiata a fare grandi discorsi di grandi città che da anni non si va.
Ricordi di imprese epiche solo nelle loro teste ma poi bisogna avere un parametro; inizia la caccia al diverso o offerto al pubblico ludibrio per tirare sera senza spendere una moneta vera se non la maleducazione… Un tempo il cliente non pagante se ne stava distante e poco presente
Forse di vergogna vestito non voleva fare vedere di non aver investito !!! Tempi in cui la febbre della vanità non era così in là nella decenza. Oggi questi esemplari dalle spese rare sono irriverenti e irridenti ai consumatori clienti … Realtà di miserie umane dove la certa vittima non è chi spende perché può scegliere e cambiare ma l’esercente che vede scappare pagante cliente.
Storie piccole di piccole imprese famigliari e di disgrazie senza pari …Molto spesso tanti chiudono per cessata speranza o per finita volontà; con la derisione di chi ha usufruito del caldo e comodità ..
La gente si lamenta di quello che gratis ha …Tutto vestito bene con giacca o cappotto alla Colombo ma poi…la strada è la .. Come un figlio mantenuto dal padre che si lamenta e pretende senza dare nulla in cambio.
Non lamentiamoci se poi arrivano gli stranieri: la mia speranza è che inizieremo a combattere i “spendi niente”. Ma pure loro si arrenderanno, anzi molti si sono già arresi … Il mondo in futuro non sarà diviso da razze e religioni ma da classe e passioni.
Un barista è un lavoratore poi viene tutto il resto: un parassita o un avaro non ha confine ..
Un grande problema avrà il nostro paese in un breve futuro; zero spese nei centri di piccoli paese
Non chiedere mai se consumi o guardi il tavolo. Non chiedere mai perché ti disturbano mentre consumi.
Molto spesso il problema è di chi vuole darti la cura …Diffida sempre di chi ha mille pretese e da zero spese. Perché darà a te le sue colpe estese”.
Massimo Moletti