RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, forse molti non prendono il treno. Forse, molti non sanno la situazione di abbandono di molte stazioni. Forse, tanti non sanno dei ritardi.
Non capiscono quanti viaggiano sprovvisti di biglietto. Magari, non vedono biciclette intere che ingombrano la salita e la discesa. Gente che non prende il sottopasso ma attraversa il binario.
Gente che non rispetta la distanza di sicurezza dalla linea gialla. Le nostre stazioni sulla linea ferrata sono all’abbandono. Ridotte a fermate e basta.
Trecate sulla Torino Milano è un classico esempio. S6 ogni mezz’ora; ma nessuna biglietteria! Due macchinette e tre sedie. Non c’è più l’edicola.
Tre panchine fuori e un silenzio. Ora, che arriva il tempo brutto in certi momenti tra nebbia e canto di cornacchia. Uno scenario da film horror. Nessuno con cui parlare per avere informazioni.
Una carta all’ingresso stazione dove le porte molto spesso sono rotte e devi fare il giro. Un monitor fuori che il più delle volte è guasto. Una voce annuncia l’arrivo del treno; meno male vado al bagno perché in stazione è chiuso.
Lascio questo luogo di nessuno dove tra bici e monopattini rischi di cadere; magari sui binari
Il controllo non esiste e la gente fa quello che vuole pure a Magenta. Dove almeno esiste una biglietteria. Attraversare binario ormai è un diritto.
Giornata milanese poi ritorno a Trecate. Leggo del disastro e non voglio mettere lingua ma l’anarchia in certe stazioni periferiche e minori ormai è un problema. Preghiamo per questi ragazzi, ma muoviamoci per mettere in sicurezza la rete. Iniziare a fare rispettare le regole basilari e mettere qualche carrozza in più sarebbe già un buon inizio. Ah…Che bei ricordi. L’edicola, la biglietteria, il capo stazione, ufficio movimento e quell’aria di accoglienza. Le vecchie stazioni di una volta dove il viaggio iniziava bene”.
Massimo Moletti