RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “La colazione è pronta ma può un campione come me che può mangiare di tutto essere tenuto a freno ???
Scopro con sommo dispiacere che la prima mangiata della giornata non è inclusa e per i giorni seguenti declino l’invito per non mandare in bancarotta il povero alberghetto…
Si può venire a Napoli senza vedere la statua del Cristo Velato?? Un’opera famosa in tutto il mondo e che ha qualcosa di magico come il resto delle opere.
Un tour con guida è obbligatorio per vedere le varie bellezze della città e sapere la storia di una città piena di cultura e scambi. Girare a piedi è il modo migliore anche se sono presenti filobus ,bus e tram. La metro è una scarpa di lusso ma tacco 12 non troppo idonea per velocità in piccoli tratti.
Il problema qui non è dove andare a mangiare ma dove non fermarsi
Perché farei tratta ogni minuto …
La via più “in” Toledo è una fiumana di gente immersa in una delle parti dell anno più vive per una città che ha scoperto il suo lato turistico.
Tra statue di Pulcinella e venditori di cornetti un tizio mi butta addosso il sale …mi basta per condire la pasta. In via dei tribunali troviamo un ristorante con prezzi popolari e spettacolo incorporato dei camerieri ma con venti euro mangiamo e beviamo in tre.
Però le tappe al grande MC sono obbligatorie dove all’esterno trovi una sfilata di letti da strada.
Un’altra caratteristica dei commercianti napoletani è l’affabilità che non ho mai avuto neanche dopo due decenni con i miei fornitori. Il lungo mare è uno spettacolo da non perdersi con delle viste magnifiche.
La piazza del Plebiscito mi fa diventare “influencer” ma il musicista di strada mi fa perdere la voce.
Un altro passaggio in galleria per vedere l’immensità del gioco di colori e stili. Ma il momento più alto è la visita a Capri; prima di descrivere la città volevo dire che il mare era mosso assai.
Un lazzaretto sul mare !!! Due errori da non fare; non mangiare e non bere e poi mettetevi dietro …
Un cagnolino fa la parte di un elefante e il battello veloce; non mi viene il nome tecnico perché ancora sto male … Arriviamo nell’ isola più chic del mondo e io bacio il terreno.
Una scalata per arrivare in piazzetta; devo confessarmi al ritorno e fare ammenda.
Ho la barba di sei giorni e voglio trovare un barbiere… lo trovo in un angolo di lusso ma è occupato e le mie socie di viaggio vanno a fare la spesa in un ipermercato; ma pensavamo di avere dietro una squadra di rugby a digiuno da mesi …
Riesco a fare la barba: sarò un caso più unico che raro infatti il proprietario mi saluta come avesse fatto un record alle figlie della pensione .
Ogni angolo dell’isola è mitico e io faccio amicizia con un gabbiano che mi fa fare un video mitico.
Per fare il secondo mi cade il cesto provviste e un gabbiano versione “Bud Spencer” divora tutto quello che trova.
Arriviamo agli sgoccioli e chiedo all’ufficio info dove partono i bus per il porto ma al sentire del prezzo vado giù in discesa come il miglior … Chiappucci !!!
L’uomo delle info vede la rasatura e capisce che ho trovato il barbiere ; ne avrà sentite tante ma questa da storie è da prima lista.
Ritorno con metro in albergo ma ci impieghi più a fare le scale per scendere e salire che per il viaggio.
La zona della stazione e strade limitrofe sembrano zone di città di altri continenti con pochi esercenti classici napoletani. Un salumerie ci spiega i suoi prodotti come parlasse dei suoi figli.
Un grande cuore possiede questa città come il portiere di notte che ci lascia in sala colazioni a ripassare la storia con la socia più giovane. Prima dell’ultimo giorno metto giù queste righe.
In attesa del terzo e ultimo capitolo.
Non chiedere e non credere mai se è bella Napoli, vai a vederla per vedere la tua parte di partenopeo!”.