RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, la Metropolitana milanese compie 60 anni e li dimostra ? Beh, credo che almeno una volta nella nostra vita abbiamo preso una delle 5 linee della rete meneghina.
L’ ultima arrivata va a completare una anomalia tutta italiana: prima la cinque che la 4 ! Un mezzo di trasporto sempre più utile e usato.
Dopo la 4 si parla già della sei e prolungamenti in comuni limitrofi. Servizio di trasporto pubblico avanzato perché ha i numeri per stare in piedi. Un problema che negli ultimi 60 anni stanno vivendo i pendolari del treno e utilizzatori di mezzi in superficie.
Costi e ricavi e spese!!! Io aggiungerei mancati incassi; troppo alta la percentuale di chi non paga assolutamente nulla e viaggia gratis.
Poi un altro problema è l’impotenza della legge italiana per dare un pagamento al viaggio di molti fruitori. Ormai sono più le persone che utilizzano i mezzi senza versare un euro che quelli che pagano correttamente.
Non voglio poi parlare del diverso trattamento per chi non ha titolo di viaggio ma il problema esiste e deve essere affrontato.
La metropolitana invece sarà sempre più estesa perché in futuro sarà senza pilota quindi con meno stipendi da pagare .. Ricordo ancora le file chilometriche davanti al chiosco a Porta Garibaldi o Centrale per fare il ticket di viaggio: un solo viaggio e 75 minuti di utilizzo a 1.500 lire.
Le macchinette erano prese d’assalto con rispettivo mendicante per il resto.
Erano presenti anche le vecchie macchinette che mettevano il biglietto senza nessuna scritta.
Oggi puoi pagare con App o SMS oppure passare direttamente il bancomat o carta prepagata.
La metro in questi anni è cresciuta insieme al costo della vita e delle case milanesi
Il primo viaggio in metropolitana era accompagnato dall’ansia per il primo casting con mamma e sorella con agitazione al seguito.
Poi ho iniziato a prenderla e perdermi da solo: ho messo tutto il mio intuito per non restarci a vita, gioia e dolore come il tricolore. Gialla, verde e rossa che ogni viaggio dava sempre una scossa.
L’ emozione e terrore non esiste più perché insieme ai suoi appuntamenti è nato pure il passante che usavo come trasporto in città con abbonamento treno. Quante storie e amori e passioni avranno visto questo vagoni.
Poi una quarta metro in zone dove prima arrivavi con tanto sudore e odori di integrazione. Ora il completamento della quinta linea in una città che si adegua all’ Europa e alle grandi città moderne.
Uno strumento per molti per andare a lavoro senza paura di multa in macchina ma solo di scippo della signorina.
Comunque il trasporto pubblico è fondamentale per le grandi città per non essere vittime del traffico auto e moto pure monopattini.
In un mondo che avrà sempre più distacco tra città e periferia e limitrofi.
I vecchi tram e bus pure filobus hanno tante spese e poche rese perché non potranno essere giurato mai da un computer
Tagliare i costi e avere solo guadagni pure oltre il pagamento del titolo di viaggio
Perché ogni stazione della metro è una miniera d’ oro per la pubblicità e ogni attività o almeno si può fare credere al cliente
Le piccole realtà di stazioni fuori dalla grande Milano saranno sempre più compresse in treni vecchi ed affollati e mal pagati.
Forse, al posto di tagliare corse e aumentare il pagamento del viaggio bisognerebbe iniziare a pagare tutti.
Una evasione incredibile che in metropolitana può essere assorbita da grandi numeri ma nelle realtà piccole e medie no.
La metro ha sessant’anni e non li dimostra perché sarà sempre più grande non avrà l’effetto dell’ età che la rimpicciolisce!!! Come i corpi degli umani che dovranno farsi minuti per stare nei mezzi di superficie affollati.
I mezzi pubblici di trasporto non sono tutti uguali e hanno una loro gerarchia; treni veloci fa fico invece regionale fa sfigato…
Metro ha sempre fatto centro e avvento mentre bus e tram erano solita minestra …
La città diventa grande e veloce ma deve pensare anche a chi non ha il passo o il tempo. Non dire mai se prendi la metropolitana non dire mai che preferisci la metro
In tutti questi anni mi sono divertito a vedere le storie delle persone in viaggio sempre diverse e lontane.
Forse il trasporto di provincia non ha il fascino e i soldi per questo va a scemare.
Pure nelle emozioni sono importanti i numeri e soldi”