Faccia da giocatore: oggi prendi o perdi quasi sempre tutto…

All'inizio c'era solo la schedina e milioni di italiani cullavano il sogno del '13'. Oggi il gioco da passione, è diventato sempre di più dipendenza e malattia

Il libro bianco della guerra. L’Europa non vuole uscire dalle trincee (altro che Ventotene..)

Altro che una nuova Ventotene! Nella piazza del 15 marzo scorso, abbiamo ascoltato tanta ipocrisia, poca cultura, parecchio odio e qualche furbetto… Idee poche, giovani...

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro; degli altri? Ma non è un paese per giovani, vecchi o poeti.
Sicuramente un paese dal bicchiere in mano ? Ma sicuramente col gratta e vinci tra le dita !!! Ai tempi fu la schedina con il grido: 13333333!!!
C’era pure il totip poi la tris alla fine negli anni ’90 arrivo’ il Gratta e vinci …o perdi.

Oggi puoi giocare e vincere in ogni momento come nelle macchinette diffuse in ogni angolo del globo
Mi ricordo quando partivano le macchine per il casinò di Saint Vincent … Gente che faceva la serata tra bicchieri di buon spumante, donnine allegre e giocate.

Tutti tornavano vincitori anche se poi le storie non concordavano Oggi puoi avere un casinò sotto casa: Lotto, SuperEnalotto, altri giochi e i biglietti…

Molti giochi sono al lumicino o andati in pensione ma perché ? In questo periodo si preferisce vincere subito ; o perdere.

Non c’è più l’ attesa: la schedina del totocalcio c’era ogni settimana, tranne durante le coppe europee meno frequenti di oggi. Il Lotto era una volta alla settimana poi due … poi tre adesso quattro…. più ogni due minuti o cinque. Un gioco continuò per cambiare la nostra vita.

L’Italia è diventato un Paese basato sul gioco subito e voglio vedere immediatamente…
Non c’è più tempo per sognare perché molto spesso le vincite sono così ridotte che rimetti subito in gioco per fare il colpo grosso. Ma poi…
Molti mandano i loro soldi in fumo altri in gioco ma sono sempre bruciati. Una piccola percentuale di questi ha forse cambiato la propria vita in meglio ma moltissimi in peggio.

Il gioco diventa passione ma poi ossessione e dipendenza Lo stato non può restare solo abile incassatore di soldi sporchi: lacrime, sangue e sogni di Pinocchio L’ oro dei disperati e illusi del fine mese mai !!! Non si può togliere il gioco ma si può limitare il fallimento o sfruttamento!

Primo limitando le estrazioni da 4 a 2 com’era fino a poco tempo fa; togliere le istantanee e allontanare le macchinette slot

Quando si giocava solo al casinò moltissimi non giocavano perché c’era la distanza. Quando la schedina era una volta alla settimana in pochi giocavano cifre da capo giro. La goccia continua è quella che svuota la bottiglia…

Ridiamo al gioco la sua magia non orrore; tornare ad avere almeno il tempo di sognare e sperare
Ma il gioco ha tre stadi: attivo , passivo e assente.

Attivo: si gioca e bisogna sapere quando fermarsi e fino a che punto puntare.
Passivo: non punto ma quello che avrei giocato lo metto da parte a fine anno un bel gruzzolo ho vinto senza giocare.
Assente: non gioco nulla ; non vinco ma non perdo.

Non chiedere mai se sei un giocatore o un sognatore. Non chiedere mai se vinci o perdi.
Metti prima i sogni che i denari ; la vita è troppo breve per sperare in un gratta e vinci pardon perdi
Ma lo Stato non dovrebbe educare al gioco ma alla vita …Spero che qualche politico riporti il gioco in tempi e luoghi più ristretti”

Massimo Moletti

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