RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, in un paese dove non si fanno neanche più le giostre; primo caso dopo 60 anni, in un paese dove non esiste un’area commerciale; parlano da anni di supermercati…. Il mondo va verso i centri commerciali…In un paese dove hanno tutti auto nuova, ma non ci sono concessionari. In un paese senza negozi di abbigliamento.
Dove pure il mercato settimanale ha problemi ed assenze continue .. con un mondo abituato ad andare in centri più grandi…beh siamo primi in Piemonte con un record davvero poco glorioso.
Il paese di Cerano ha un primato nella terra sabauda …Il gioco !!! On line !!! O fisico
Volevo diventare un giocatore ma non ho mai praticato tanto. Forse ho fatto meno azzardo che sport
Tre i motivi ; primo non ho e non avevo soldi. Secondo mi arrabbio quando non vinco
Terzo andar in loco??? Ma ora si può giocare pure tranquilli da casa.
Mentre la moglie fa il risotto giallo…il marito in camera prosciuga il conto
Un tempo era il casinò; partivano le ammiraglie dei play boy della piazza come andare sulla luna.
Negli anni le tabaccherie sono diventate dei veri centri di gioco ad ogni minuto; mi rovino sotto casa Adesso direttamente a domicilio.
Il gioco uccide ? Sicuramente arricchisce pochi. Nel calcolo delle grandi probabilità; non si recupera mai … Comunque è pazzesco il numero di denaro buttato nel fumo del vizio.
Un fiume che se fosse riversato sul paese porterebbe sicuramente un’altra faccia alla nostra cittadina di confine. Il primato fa male ma è una caratteristica dei piccoli centri che devono essere rivalutati e monitorati.
Lo Stato deve intervenire per arginare e creare situazioni di aiuto. Anni fa molto ciclisti puntavano alla maglia nera del Giro d’Italia. Oggi un primato del gioco può essere il fuoco di una ripartenza.
Giolitti la chiamava: la tassa sulla speranza
La speranza è sempre l’ultima a morire, forse, però finiscono prima i soldi”.
A cura di Max Moletti