Faccia da bestemmiatore! E la parodia che aiuta. A cura di Max Moletti

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Faccia da senza biglietto e quello che non si può dire. A cura di Max Moletti

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, l’uomo bestemmia fin dall’inizio delle religioni monoteiste – e forse anche di quelle politeiste, con ancora più scelta.

In un comune del Veneto si è verificato un fatto molto particolare, che ha trovato ampia risonanza sul web: una vicenda comica e tragica insieme, come spesso accade in Italia.
Un episodio di provincia che mette bene in luce la desertificazione dei centri urbani locali.
Nei nostri paesi e nelle piccole città ormai non si vede quasi più nessuno: solo anziani e immigrati.
Molte volte sembrano già paesi d’Africa o del Medio Oriente.
Ma come può esserci integrazione, quando questi nuovi arrivati diventano la maggioranza?

Tutti i popoli hanno una propria cultura e tradizione, ma bisogna anche vedere se le persone ne sono consapevoli. Spesso reagiamo in modo poco lucido: o tutti “bravi”, o tutti “diavoli”.

Il fatto del paese veneto racconta di giovani, figli di immigrati, che sarebbero entrati in chiesa in bicicletta, bestemmiando e inveendo contro il prete.

Certo, il web ha tirato fuori il peggio dell’essere umano, sdoganando molti comportamenti sgradevoli – anche perché ormai “le brutte cose” le sanno fare tutti.

Perché la TV ha scelto come modello l’oratorio o la recita scolastica in versione “amministrazione di condominio”? Perché chiunque può identificarsi con il protagonista. Siamo tutti capaci di bestemmiare, gridare, sbraitare e litigare. Potrei fare molti discorsi, già sentiti mille volte… meglio o peggio, poco cambia.

Credo che – come nella mia partecipazione alla Gialappa’s, “ladro del Louvre” mascherato per far piacere a un’amica – la parodia del Mago Forest possa aiutare molto. Prendere la vita con un pizzico di ironia, ridere finché si può, può servire più di tante parole.

La situazione oggi è triste. Meglio allora provare a metterci un po’ di sorriso e di leggerezza: magari, prendendo in giro certi personaggi, riusciranno a provare un po’ di sana vergogna e a capire meglio di mille prediche. Forse la situazione ci è sfuggita di mano. E, come diceva il Marchese del Grillo al suo amico francese:

“Quando tu prendi in giro il Papa, io rido. Quando tu prendi in giro Napoleone, tu ti arrabbi.”

A me hanno tirato dietro perfino una sedia – e non da parte dei “maranza”, ma da persone “con la cultura in mano”! Forse chi si crede custode del sapere dovrebbe essere il primo a saper stemperare.
Purtroppo, oggi abbiamo troppi “benzinai sul fuoco”… anzi, fuoco sulla benzina”.

Massimo Moletti

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