RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, la nostra generazione fa parte di quei ragazzi che uscivano di casa per giocare al pallone o girare in bici tutto il giorno. Una cosa prima di iniziare ; dove trovavamo il tempo di fare tutto.
Tra un uomo tigre e un Lady Oscar, riuscivano a studiare, fare catechismo e farsi i vasconi in bicicletta BMX il mio sogno presa con sudati risparmi di “Strenne” di Natale.
Giallo rosso americana grossa era il sogno di tutti!! Mi sentivo un “Super Boys” , la lingua inglese era già bella presente nel nostro linguaggio. Il francese era ormai seconda o terza lingua desueta.
La TV di Stato non capiva che stavano crescendo i telespettatori del domani; come oggi la TV non comprende che non avrà tra pochi anni che pochi telespettatori.
Continuano con questa sua agonia. La scelta è la prima cosa !!!
Possibilità di variare o di avere diversi prodotti. Il livello deve essere verso l’alto ; io sono meglio
Non quello è peggio !
Prima di Holly e Benji c’erano i Super Boys di Shingo Tamai: almeno aveva un nome giapponese.
Un cartone animato più realistico dove i ragazzi giocavano in campo da ragazzi non in stadi da serie A; con pienone da finale campione. Ma la cosa più bella era la sigla “Goal”
Una marcetta leggermente rock in inglese che dava la carica. Interpretava bene lo spirito di quegli anni e il cartone; divertiamoci e stiamo insieme poi qualcosa viene.
Poi arrivavano i genitori e basta cori da stadio…I giovani erano impegnati e con vita già scritta e programmata. La monotonia della vita va di pari passo con la noia delle sigle dei cartoni.
Una sola interprete peggio pochi autori. Nulla contro il valzer del moscerino ma è capace solo lei di cantare ??? Tre cose sono importanti nella vita: scelta , libertà e possibilità
Quando manca una di queste il mondo si divide e s’incattivisce. La scelta perché posso aver la possibilità di cambiare.
La libertà perché devo essere io a decidere del mio futuro e non avere genitori o peggio nonni invadenti che vogliono seguire ogni passo della vita forse per riviverla o correggere la loro precedente.
Possibilità perché se siamo tutti uguali ma con diverse considerazioni non escono più campioni.
Ma solo gente che si crede super uomini e difendono i diritti uguali.
Un cartone animato e la sua sigla devono lasciare un dolce ricordo e trasmettere sane emozioni
Oggi, purtroppo si sentono tutti campioni e drogano le emozioni.
Ah la mia BMX, in atri pomeriggi dove avevi la convinzione di essere un super Boys! forse perché potevi diventarlo da solo…”.
Massimo Moletti