Fabrizio Corona: “Vogliono spegnere l’allarme ma nessuno va a vedere se c’è qualcuno in casa”

Il re dei paparazzi non si ferma: 'Vogliono spegnermi ma vado avanti' e promette nuove scottanti rivelazioni.

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L’autosospensione di Alfonso Signorini, accompagnata dalla solidarietà immediata di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi e Marina Berlusconi, è stata presentata come un gesto di responsabilità. Eppure, per una larga parte dell’opinione pubblica, è apparsa come l’ennesima “operazione cosmetica”: una risposta rapida, calibrata, ma più orientata a contenere il danno che a chiarire davvero i fatti.

“Il punto non è la sospensione in sé, ma il meccanismo che rivela. In Italia, troppo spesso, quando scatta un allarme non si corre a verificare cosa lo abbia provocato: si corre a silenziarlo. È una dinamica che attraversa politica, media, istituzioni e perfino il mondo dello spettacolo. La priorità diventa la gestione dell’immagine, non la ricerca della verità” di questo è convinto il grande accusatore Fabrizio Corona.

Che via social ha utilizzato termini ben più duri attraverso i suoi canali, per commentare la vicenda che sta tenendo piede in questi giorni e per i quali lo stesso Corona è indagato ed è stato ascoltato per diverse ore in Procura nei giorni scorsi:

“L’autosospensione di Alfonso Signorini, con la solidarietà di Mediaset, Piersilvio, e Marina è la più grande presa …(bip) degli ultimi 30 anni. che strano paese é l’Italia, se suona l’ allarme, non vanno a vedere se c’e’ qualcuno in casa, no no, corrono a spegnere l’ allarme”.

Si attendono nuovi clamorosi, colpi di scena. Perché Corona ha già anticipato che non si fermerà qui.

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