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Euroscandalo, ora su Francesco Giorgi e famiglia indaga pure la Procura di Milano

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MILANO ABBIATEGRASSO  La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per sospetto riciclaggio di circa 300mila euro in un filone di competenza milanese dell’inchiesta ‘Qatargate’.
Da quanto si apprende sono stati iscritti nel registro degli indagati Manfred Forte e Dario Vittorio Scola, i due soci della società Equality registrata nello studio della commercialista di Opera della famiglia Panzeri, Monica Bellini, che sarebbe stata usata per riciclare il denaro proveniente dalle tangenti incassate dall’ex parlamentare europeo e sindacalista Antonio Panzeri.

I due sono ritenuti dagli inquirenti milanesi i prestanome di Luciano e Stefano Giorgi (che tuttavia ad oggi NON risultano indagati dalla Procura), rispettivamente padre e fratello dell’ex assistente dell’europarlamentare Francesco Giorgi e compagno di Eva Kaili.

Sono subentrati ai due nella compagine societaria della Equality – ora non più operativa –  nel dicembre 2018, per poi uscirne nel 2021.L’indagine della Guardia di Finanza di Milano, coordinata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale che ha effettuato le iscrizioni nel registro degli indagati, è parallela a quella dei magistrati belgi e all’Ordine di investigazione europeo e nasce da accertamenti eseguiti in proprio dalle fiamme gialle.

 La commercialista Bellini, come scritto negli atti del mandato d’arresto belga (il 9 marzo l’udienza a Milano per decidere sulla sua consegna o meno), “sembra aver svolto un ruolo importante nel rientro” dei soldi cash provenienti “dal Qatar creando, insieme a Silvia Panzeri, figlia di Pier Antonio, una struttura di società che desse al flusso di denaro una veste legale”.

Tra queste, come messo a verbale anche da Giorgi arrestato a Bruxelles, proprio la Equality, costituita nel dicembre 2018 ad Opera (Milano), dove ha lo studio Bellini, e di cui erano soci la stessa commercialista e il padre e il fratello di Giorgi. Poi, sono entrati nelle quote Forte e Scola, secondo l’ipotesi degli inquirenti prestanome di Giorgi e dei suoi familiari.

Prima che la società chiudesse, nel giugno 2021, avrebbe incassato circa 300mila euro provenienti, come riportato  dal Corriere della Sera, da tre società inglesi e una turca. Quello milanese è un fascicolo autonomo sulla presunta ‘ripulitura’ delle mazzette che avrebbero versato Qatar e Marocco, affinché i loro interessi fossero favoriti al Parlamento europeo, e sulle movimentazioni finanziarie.

E nasce dalle attività, come analisi contabili e dei dispositivi e telefoni sequestrati, dell’aliquota di polizia giudiziaria della Gdf portate avanti a partire dall’ordine di investigazione europeo emesso dalla magistratura belga. E con cui erano state effettuate una serie di perquisizioni anche a carico di Bellini. Sulle posizioni della professionista e dei familiari di Giorgi potrebbe crearsi una questione giuridica da risolvere, perché sono già al centro dell’inchiesta belga. Dunque, al momento sono stati indagati solo i due presunti prestanome. E gli inquirenti milanesi stanno aspettando degli atti dal Belgio, tra cui, pare, anche i verbali di Panzeri e Giorgi, per proseguire nelle indagini. 

PIER ANTONIO PANZERI POLITICO

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