Eugenio Finardi si immedesima nel ruolo di un uomo senza più una bussola sicura, che sente l’indifferibile bisogno di una guida che si sostituisca quasi a Dio, l’importante è che divenga una luce che nel buio indichi la strada per la certezza.
Cosa porta un uomo verso questa paura di vivere?
O è forse il riferimento all’illusione di non avere più limiti e possedere capacità infinite e imprevedibili, che concedano un livello di conoscenza straordinario e divino?
Se Dio non risponde e “l’antico” extraterrestre è ormai obsoleto, l’ultima frontiera sembra essere quella di un uomo divenuto egli stesso onnipotente ed in grado di salvarsi.
Un legame con quella fantascienza mista al fantastico e all’inconscio che hanno caratterizzato gli albori più famosi di Finardi, dunque, si affaccia all’esordio di questo nuovo album, con il brano “FUTURO”.
Quest’ultimo è anche il pezzo che è appena sbarcato in radio, con il potente compito di celebrare i 50 anni dal suo primo disco, “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, e che inaugura il nuovissimo lavoro di inediti, che porta il nome di “Tutto”, un titolo esplicito, in un’età nella quale nella vita, certamente si è sperimentato moltissimo.
Difatti, Finardi ha detto in apertura: “I giovani creano il futuro, gli adulti lo subiscono, i vecchi lo sognano”.
È un album speciale, di trasformazione, che non parla di puro romanticismo, ma desidera esplorare un vasto territorio, dove ad esempio rifuggire ideologie politiche “che ci possono prendere la mano”, e riprendersi la libertà (forse) di un altro tempo oramai dimenticato e che lui ben conosce, quello dei suoi esordi musicali e della sua giovinezza.
Lo fa però con toni più tenui rispetto a quel leone di gioventù, è quasi una speranza, una preghiera.
In “Bernoulli”, così, una chitarra delicata accompagna con pochi altri suoni in sottofondo di piatti di batteria, un pezzo che tramanda in note una riflessione. Il volo è una costante, come se nelle canzoni fosse racchiuso un paio d’ali per staccarsi da una realtà inaccettabile.
Difficile dire se la voce narrante sia la sua e quindi sia lui a credere nell’intelligenza artificiale o, molto più probabilmente, interpreti il pensiero di un uomo comune che si confidi in una soluzione esterna da sé, proprio come nel brano dell’extraterrestre di tanto tempo fa.
Fa capolino anche un desiderio di ritorno all’innocenza, nella quale spogliarsi di tutto ciò che imprigiona in preconcetti, limiti e giudizi.
“Francesca sogna”, è la traccia cantata con la figlia, soprannominata “Pixel”: vi si riconosce la difficoltà di essere giovani soprattutto oggi, un’epoca nella quale anche i vecchi non sanno più cosa insegnare, visto che si trovano a dover imparare tutte le novità sociali, relazionali e tecnologiche, che ci troviamo ad inglobare tutto d’un fiato. Un brano che emoziona e diventa un ponte intergenerazionale, con quel tocco di poesia che lo contraddistingue e la scoperta della piacevole voce della figlia.
Quel che è certo, è che i suoi testi sono da sempre il frutto di parabole moderne e sempre “sul pezzo”, pur diventando in questo caso quasi autobiografie ed istantanee del suo mondo interiore, condito dalle sue esperienze, ricordi e sogni, realizzati o meno; e con l’amore e gli affetti che rendono unica la sua vita.
Questo e molto altro, è contenuto nel già citato disco “Tutto”, già disponibile in CD e vinile dal 16 maggio, in contemporanea alla partenza dell’omonimo tour celebrativo “TUTTO ’75-’25”, dal Teatro Astoria di Fiorano Modenese.
Dal 9 maggio invece, è già in rotazione nelle maggiori radio italiane, il singolo che porta il nome “Futuro”, apripista di questa produzione di inediti, pubblicata dalla casa discografica EFsounds sas e distribuito da ADA + LOGHI, per 11 tracce.
Otto sono stati i mesi complessi per arrivare alla sua realizzazione, mesi nei quali Eugenio ha iniziato a lavorare sodo dalle undici di mattina fino alle diciannove, sull’onda dell’insegnamento dei Beatles, che avevano raccontato tanto tempo fa, di essersi impegnati con disciplina, come autentici “impiegati della musica”.
Co-autore e compositore, il produttore e musicista Giovanni “Giuvazza” Maggiore, che Eugenio conosce da 14 anni e si dichiara onorato di aver lavorato con lui.
La direzione musicale, ha spiegato in conferenza stampa, è stata particolare e diversa, più soft del solito, a causa di un acufene che gli impedisce oltre una certa soglia, di udire e distinguere completamente e perfettamente, alcune sonorità, penalizzando soprattutto l’impiego della batteria.
Questa difficoltà è stata però per fortuna compensabile, grazie a campioni musicali dei passati album finardiani.
Quella dei testi invece, introdotta ad inizio articolo, è quella alla quale ci aveva abituati in tutti questi anni ed io stessa, che l’ho intervistato diverse volte nel tempo e conosco la sua indole, posso confermarlo: in tal senso, forse uno dei brani simbolo, fu “Nuovo Umanesimo”, nella cui intervista parlammo di temi quali il destino ed il senso della vita umana.
Con le parole che seguono nei paragrafi sottostanti, Finardi ha descritto la realizzazione di “Tutto”, alla quale hanno partecipato altri musicisti come Fiamma Cardani alla batteria e Paolo Costa al basso:
“Stavamo guardando Get Back dei Beatles e fui colpito dalla loro etica di lavoro. Tutti i giorni alle undici erano in studio a scrivere una canzone. C’è una scena bellissima in cui John arriva con Yoko, completamente stravolto dopo una notte in bianco, e Paul – con un sorriso di rimprovero – gli indica l’orologio: ‘Avevamo detto alle undici’…
E poi ha continuato:
“Così ci siamo detti: ‘Perché non lo facciamo anche noi?’.
Per otto mesi ci siamo trovati ogni giorno nel mio studio, immerso tra le risaie di Milano. Un arpeggio di chitarra, una frase al piano Wurlitzer, giochi con tempi dispari e armonie inusuali, impossibili da far generare a un’intelligenza artificiale (per ora), e testi che sgorgavano spontaneamente, dal profondo. E tanto, tanto abbandono nella Musica.”
Non voglio spoilerare oltre questo disco: va ascoltato, per poterne apprezzare un Finardi non solo legato al passato ma anche sveglio e partecipe del futuro, al quale si affaccia con il suo stile al contempo forte e delicato, poetico ma quasi “chirurgico”; con l’attenzione che sa donare alle vibrazioni agitate ed incerte, che scaturiscono dalla colorata società odierna, e con il desiderio di aggrapparsi ancora a ciò che di bello la vita ci regala.
Crediti foto: Fabrizio Fenucci.
La tracklist:
01 – Futuro (03:07)
02 – Bernoulli (03:01)
03 – Tanto Tempo Fa (03:31)
04 – La Battaglia (04:00)
05 – Francesca Sogna ft. Pixel (03:06)
06 – La Mano Di Uno Che Sa (04:20)
07 – Onde Di Probabilità (02:36)
08 – I Venti Della Luna (03:52)
09 – Massiccio Attacco Di Panico (01:58)
10 – Pentitevi (04:22)
11 – La Facoltà Dello Stupore (04:48)
Le date della tournée:
6 giugno – Tissi (Sassari), Via Roma
Ingresso gratuito
8 giugno – Gimigliano (Catanzaro), Piazza Aldo Moro
Ingresso gratuito
13 giugno – Bisaccia (Avellino), Piazza Duomo
Ingresso gratuito
14 giugno – Trinità d’Agultu (Sassari)
Info a breve
22 giugno – Pantani di Accumoli (Rieti), Festival dell’Appennino
Ingresso gratuito – INFO: www.festivaldellappennino.it
4 luglio – Fezzano (La Spezia), Artigliè Festival
Ingresso gratuito – INFO: www.festivalartiglie.it
5 luglio – Loano (Savona), Piazza Italia
Ingresso gratuito
9 luglio – Milano, Castello Sforzesco
Info a breve
10 luglio – Ragusa (Ragusa), Sagrato d’Autore
Info a breve
25 luglio – Segesta (Trapani), Segesta Teatro Festival
BOX OFFICE ONLINE: www.segestateatrofestival.com
27 luglio – Ledro (Trento), Festival delle Palafitte
Ingresso gratuito
28 luglio – Bormio (Sondrio), Piazza del Kuerk, La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi – Voce Umana
Ingresso gratuito – INFO: www.eventbrite.it/o/la-milanesiana-ideata-da-elisabetta-sgarbi-33615787791
30 luglio – Canale d’Alba (Cuneo), Piazza Italia
Ingresso gratuito
31 luglio – Livorno, Effetto Venezia Festival
Ingresso gratuito – INFO: www.livorno-effettovenezia.it
2 agosto – Jesi (Ancona), Festival Pergolesi Spontini
BOX OFFICE ONLINE: www.festival.fondazionepergolesispontini.com
4 agosto – Scarlino (Grosseto) – Acoustic duo
BOX OFFICE ONLINE: www.ticketone.it/event/eugenio-finardi-castello-di-scarlino-20113509
11 agosto 2025 – Binari (Sassari), Piazza Umberto I
Ingresso gratuito
19 agosto 2025 – Castellana Grotte (Bari), Piazza Garibaldi
Ingresso gratuito
27 agosto 2025 – Arcidosso (Grosseto), Piazza della Riconciliazione
Ingresso gratuito
28 agosto 2025 – Gubbio (Perugia), Gubbio Doc Fest
BOX OFFICE ONLINE: www.gubbiodocfest.com
7 settembre 2025 – Monopoli (Bari), Piazza XX Settembre, Festival Ritratti
Ingresso gratuito
8 settembre 2025 – Soleto (Lecce), XXV Festival Concerti del Chiostro – Acoustic duo
Info a breve
A cura di Monica Mazzei