Thomas D’Alba, 40 anni, originario di Rescaldina, è una figura che ha lasciato un segno profondo nel cuore di chi lo ha conosciuto. E’ morto in Ucraina, combattendo contro i rissi. Ex militare nella brigata paracadutisti Folgore, Thomas aveva già vissuto esperienze intense e impegnative, ma la sua storia non si ferma qui. Dopo aver intrapreso una carriera musicale, aveva deciso di cambiare rotta e di unirsi alle forze ucraine per combattere contro l’invasione russa.
La sua scelta di schierarsi in Ucraina è stata motivata da un forte senso di giustizia e solidarietà. La notizia della sua morte, avvenuta a metà giugno nella regione di Sumy, è stata diffusa sui social da Vladislav Maistrouk, attivista e creator digitale ucraino che aveva avuto il piacere di conoscere personalmente Thomas. Maistrouk ha descritto Thomas come un uomo gentile e coraggioso, che ha dato tutto sé stesso per difendere l’Ucraina e, di riflesso, l’Europa intera.
Il ricordo di Maistrouk si conclude con una frase toccante che Thomas gli aveva confidato: «Sono stato in molte missioni all’estero, e a volte mi chiedevo se fossi dalla parte giusta. In Ucraina non ho mai avuto questo dubbio». Questo pensiero rivela quanto fosse convinto della sua scelta e quanto fosse determinato a fare la differenza.
La storia di Thomas D’Alba è un esempio di grande coraggio e dedizione, un ricordo di un uomo che ha deciso di mettere al primo posto i valori in cui credeva, anche a costo della vita. La sua memoria resterà viva come simbolo di solidarietà e impegno.