Ennesima tragedia sul lavoro: 44enne muore in Val Camonica

44enne schiacciato da carrello elettrico

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Questa mattina, a Ono San Pietro in Val Camonica, in provincia di Brescia, si è verificato un tragico incidente sul lavoro che ha provocato la morte di un operaio di 44 anni, residente a Berzo Demo. L’uomo, dipendente dell’azienda di cosmetici Comin Parfum, è rimasto schiacciato al torace da un carrello elettrico che trasportava bancali con materiali destinati alla produzione. L’incidente è avvenuto intorno alle 7 del mattino, quando l’operaio si trovava da solo nell’area di lavoro.

Un fenomeno preoccupante

La tragedia di Ono San Pietro si inserisce in un contesto più ampio di crescenti incidenti sul lavoro in Lombardia, una regione con un tessuto industriale e manifatturiero tra i più sviluppati d’Italia. Nel 2024, secondo i dati dell’INAIL, la Lombardia ha registrato un aumento delle denunce per infortuni sul lavoro, sottolineando l’urgenza di migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le cause più comuni degli incidenti

Molti degli incidenti sono legati a condizioni di lavoro non sicure, mancanza di formazione adeguata o utilizzo di attrezzature obsolete. Nel caso specifico di Ono San Pietro, la dinamica dell’incidente evidenzia l’importanza di procedure rigorose per l’uso dei carrelli elettrici e della presenza di personale di supporto durante operazioni potenzialmente pericolose.

La risposta delle istituzioni

A seguito dell’incidente, sono intervenuti i Carabinieri e i tecnici dell’ATS (Agenzia di Tutela della Salute) per avviare le indagini e accertare eventuali responsabilità. Nel frattempo, si è alzata la voce dei sindacati, che hanno ribadito la necessità di rafforzare le normative sulla sicurezza sul lavoro e di potenziare i controlli nelle aziende.

Necessità di azioni concrete

Gli incidenti sul lavoro non sono solo una questione statistica, ma tragedie che colpiscono famiglie, colleghi e intere comunità. È fondamentale che le aziende investano in formazione continua, attrezzature moderne e una cultura della sicurezza condivisa. Allo stesso tempo, è necessario che le istituzioni vigilino affinché ogni luogo di lavoro rispetti gli standard di sicurezza.

La morte dell’operaio a Ono San Pietro è un doloroso promemoria di quanto sia ancora lungo il cammino verso un ambiente di lavoro sicuro per tutti. Solo attraverso una collaborazione attiva tra istituzioni, aziende e lavoratori si potrà ridurre il numero di tragedie come questa in futuro.

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