“La rimozione dei manifesti pro-vita avvenuta a Milano รจ un fatto gravissimo. Tanto piรน grave perchรฉ lo ha deciso unโamministrazione pubblica, cioรจ di tutti, un soggetto che dovrebbe assicurare a chiunque lโesercizio della libera espressione del proprio pensiero, con โla parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusioneโ (comma 1, art. 21, della Costituzione). E invece no. I manifesti contro lโuso della Ru486 (pillola abortiva), affissi regolarmente da Pro Vita in via Vigoni, angolo via Mercalli, sono stati rimossi su decisione incomprensibile della giunta Sala.
La spinta ideologica dellโamministrazione milanese รจ arrivata sin qui. Riflettiamo! Insieme allโemergenza sanitaria, dobbiamo considerare prioritario anche il tema della vita, dal concepimento fino alla morte naturale. Dare spazio e voce a quelle esperienze in cui la vita รจ riconosciuta come valore imprescindibile deve diventare azione politica quotidiana. Anche per questo esiste un partito come il nostro. Se non fosse stato per Deborah Giovanati e Matteo Forte, di Milano Popolare, la scelta della giunta Sala sarebbe passata sotto silenzio. Ma non รจ sufficiente. La cultura della morte si contrasta con una proposta che sia piรน forte e piรน attraente. Esistono moltissime famiglie in cui la vita รจ guardata e trattata per lโamore che merita. Diamo loro lโattenzione e il valore per essere conosciute ovunque. Mettiamole al centro della nostra agenda, altrimenti tutto il Paese ne farร le spese”.ย