L’emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova l’equilibrio psicologico di moltissime persone, ciò può comportare varie forme di disagio, tra le più frequenti troviamo: preoccupazioni ossessive per la paura di ammalarsi, mancanza di interesse e piacere per le cose che prima erano considerate importanti, irritabilità, insonnia, paura della solitudine, somatizzazioni (come dolori alla pancia, palpitazioni, nausea), difficoltà di concentrazione, ansia, senso di impotenza, tensione generalizzata e riduzione del desiderio sessuale.
Teniamo inoltre presente che la sfida di condividere forzatamente, per un lungo tempo, gli spazi di vita con il partner e/o famigliari, se da una parte può essere un’occasione per sviluppare un migliore dialogo, dall’altra può fare emergere insofferenza e conflitto, soprattutto se le difficoltà di questo periodo non vengono gestite in modo lucido.
Dagli Ordini Professionali di Psicologi e Medici, vengono quindi dispensati alcuni suggerimenti per limitare l’impatto di questa situazione sull’equilibrio psichico, vale la pena ricordarne alcuni: informarsi solo da fonti ufficiali e professionisti accreditati (ed al massimo due volte al giorno), mantenere una routine quotidiana ordinata e organizzata, separare nettamente gli spazi tra quello casalingo e quello lavorativo (organizzare ambienti separati), fare esercizio fisico (rispettando le normative vigenti), dedicarsi ad attività appaganti e rilassanti, coltivare le relazioni interpersonali (ovviamente dal vivo con i conviventi ed online con le persone a distanza), evitare le dipendenze (alcol, internet, sostanze ecc.).
Se si riesce ad affrontare questo periodo in modo equilibrato esso può essere anche un’occasione per sistemare le questioni in sospeso e fare chiarezza con se stessi: affrontare le proprie difficoltà, avere più capacità di introspezione, capire meglio in che direzione si vuol fare evolvere la propria vita e anche quali sono le cose davvero importanti, da coltivare con più forza (e quelle superflue, quindi da eliminare).
Come accennato poco fa possono aver luogo trasformazioni anche nelle relazioni: possiamo assistere a un aumento di insofferenza e sospetto verso il prossimo, o all’opposto la lontananza dagli altri ci può far tornare la voglia di riappropriarci dei rapporti più veri e può far capire l’importanza di persone che prima avevamo trascurato.
Una gestione equilibrata della situazione sicuramente può portare ad una evoluzione individuale e relazionale costruttiva, proprio per questo è importante capire se i sintomi citati all’inizio sono sotto controllo (o se occorre un intervento preventivo) e se stiamo seguendo i consigli sanitari adeguatamente.
*Floriana Irtelli (nella foto sopra) è Psicoterapeuta e Psicoanalista
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