CASSINETTA DI LUGAGNANO – Per la vera conversione ecologica, che è possibile solo con un cambio radicale di paradigma, che porta ad un altro modello di società, che necessita della difesa senza compromessi dei beni comuni e della biodiversità.
Coerentemente coi durissimi post delle ultime settimane, nei quali ha duramente criticato gli accordi (pro tempore..) tra Pd, Calenda, SI e Verdi, il sindaco di Cassinetta Domenico Finiguerra ci riprova. Dopo le esperienza alle Europee del 2014 e del 2019 (quando, nella lista dei Verdi, il sindaco di Cassinetta arrivò terzo a nord ovest con oltre 5mila preferenze), Finiguerra sbatte la porta al partito nel quale ha avuto un ruolo importante e di visibilità (i Verdi di Angelo Bonelli, che correrranno con Sinistra Italiana, Fratoianni, il Pd di Letta e Di Maio, tanti auguri…) e vira a sinitra, coerentemente (bis) con la sua storia e i propri valori.
L’ex sindaco di Napoli, eletto e rieletto sotto il Vesuvio, è stato candidato nel 2021 alla presidenza della Regione Calabria, arrivando terzo col 16%. Il sondaggio diffuso ieri da You Trend attribuisce ad UP meno dell’1%: fuori dalle coalizioni maggiori (per ora), al fine di eleggere deputati o senatori serve almeno il 3%. Se così fosse (impresa difficile, ai limiti dell’impossibile), col numerod di seggi attribuiti alla Lombardia, Finiguerra potrebbe anche farcela. Di certo, il primo cittadino di Cassinetta cercherà durante questa anomala campagna elettorale in pieno agosto di farsi vedere e sentire. E’ il primo candidato dell’est Ticino e dell’Abbiatense alle Politiche di settembre, per ora.