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RHO – La societa’ Edison dovra’ “pagare oltre 10 milioni di euro” al Comune di Rho e alla Regione Lombardia “per le responsabilita’ dell’inquinamento, avvenuto decenni fa, nell’area ex-Chimica Bianchi” a Rho, in provincia di Milano. Lo comunica il Comune di Rho, che in una nota fa sapere che la Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale Civile di Milano del 13 febbraio 2019, respingendo l’appello presentato dalla Societa’ Edison.
Come si legge nel comunicato, la vicenda riguarda l’uso “agli inizi del ‘900” da parte della ditta Chimica Bianchi, acquistata poi da Edison, “di vasche di stoccaggio di solventi organici che hanno rilasciato nel terreno composti estremamente tossici, inquinando la falda superficiale e la prima falda sotterranea nella zona Sud di Rho, vicino all’Olona.
Dopo un intervento di messa in sicurezza – si legge- a fine anni ’80, a fine anni ’90 il rilascio di sostanze inquinanti ha costretto alla creazione di una barriera idraulica esterna, ancora oggi attiva, che consente di estrarre acqua di falda e trattarla con carboni attivi per eliminare l’inquinamento, come verificano poi pozzi piezometrici a valle. La barriera, realizzata a spese pubbliche, ha un costo di gestione elevato di diverse centinaia di migliaia di euro all’anno, sempre a carico degli enti”
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