TURBIGO – E’ ancora lì (anche stamattina) che distribuisce pacchetti di sigarette dei quali conosce a memoria i prezzi, seppur mutanti ad ogni governo. Lui non sbaglia: è un professionista di 92 anni che parla poco, ma lavora ancora al banco dando una mano ai suoi figli. Anche il negozio resiste, reinventandosi, sopperendo alla crisi grazie alle ‘figurine’, specializzandosi in giochi per bambini, ma anche lasciando spazio all’editoria religiosa, l’unica che si vende ancora bene.
In una chiacchierata di qualche tempo fa ci diceva che quest’anno sono ottant’anni che la ‘fabbrica’ è aperta, tra Via Matteotti e Via Fredda: “Era il 1937 quando ho acquisito la licenza dall’Azzimonti”. Oggi, tra un’infinità di periodici e riviste, sono i figli che passano le ore a fare i resi, lui si annoierebbe. Preferisce servire il cliente di cui conosce i gusti.
“Al tempo in cui eravamo la ‘Valle dei Milioni’ – ci dice – avevo in mano un centinaio di concerie alle quali fornivo il sale. Facevo arrivare il Tir e avevo dei posti fissi nella zona in cui scaricavo il sale e poi lo distribuivo alle singole concerie. Altri tempi, si guadagnava bene, adesso invece si fa fatica a mandare avanti il negozio. Troppe tasse!”.
Meriterebbe il premio che la Regione Lombardia attribuisce ogni anno a chi riconosce l’impegno, la storia e il valore che questi esercizi commerciali sono stati in grado di tramandare.
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Dall'archivio:
E’ ottant’anni che il negozio del ‘Pulidor è aperto e domani il pater familias compie 92 anni!
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