La cronaca, specie la cronaca nera, è una brutta bestia. Comunque e da ovunque la si guardi. A chi scrive piace poco o nulla, perché ritengo che parlare della morte (perché di questo parliamo, molto spesso trattando la cronaca) sia appannaggio solo della grande letteratura, o del grande giornalismo di un tempo. Il fatto è che Dino Buzzati è morto e di Ettore Mo se ne vedono pochi, all’orizzonte. E allora riflettiamo sulle parole che Pier Strazzeri, noto titolare del bar Castello di Abbiategrasso, ha scritto stamani su Facebook a proposito della morte di Enrico, il 50enne che era disperso da giorni ed è stato rinvenuto senza vita, dopo la caduta nel canale.
Il nostro Graziano Masperi è un nerista serio, rigoroso, rispettoso. E’ capace, assai. Ma il peso delle parole resta, e spesso noi (i primi a dovercene rendere conto) siamo così presi dal tourbillon di eventi che ce ne scordiamo. E quindi.. grazie Pier.
Fabrizio Provera
È morto un ragazzo
È morto un ragazzo che conoscevo
Ci siamo conosciuti tantissimi anni fa e ci siamo sempre rispettati perché eravamo molto simili
Indipendenti, incazzati col mondo e con i coglioni quadrati
Abbiamo percorso strade diverse
Io forse ho avuto più fortuna
Lui ha preso più schiaffi in faccia di me da questa vita
Ma aveva una dignità che lo contraddistingueva sempre
Ogni tanto veniva a trovarmi al bar perché “il tuo panino è il più buono del mondo”
E lo pagava sempre
E non gliel’ho mai offerto perché la dignità era forse l’ultima cosa che gli era rimasta
Leggo su molte testate la parola Clochard
Ecco, scrivete solo che era un ragazzo sfortunato
A me resterà il ricordo di un ragazzo con un cuore più grande di lui
Ed era solo un ragazzo come noi
Pier Strazzeri