La Rete Mondiale del Turismo Religioso – World Religious Tourism Network www.tourismandsocietytt.com/red-mundial-turismo-religioso (WRTN) ha nominato il giornalista e comunicatore Biagio Maimone, residente ad Assago, Coordinatore Nazionale per l’Italia della Rete.
Maimone attualmente ricopre il ruolo di Direttore dell’Ufficio stampa dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco.
Attraverso le iniziative dell’Associazione Maimone ha richiamato, mediante il giornalismo, alla necessità di far vivere il dialogo interreligioso e il dialogo interculturale, la pace e la solidarietà.
L’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” è stata fondata in seguito alla sottoscrizione del Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune” da parte di Sua Santità Papa Francesco e da parte del Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, in data 4 febbraio 2019.
Il suddetto Documento ha dato vita a numerosi frutti, tra i quali la realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica, edificata nella città di Abu Dhabi: una Chiesa, una Sinagoga e una Moschea poste l’una accanto all’altra, in ciascuna delle quali si praticano religioni diverse, le quali si interfacciano reciprocamente per dialogare su ogni tema della vita religiosa ed umana.
Biagio Maimone ha frequentato il corso triennale di spiritualità francescana nel Convento Sant’Angelo di Milano ed è stato soprannominato “il giornalista dei poveri” per aver offerto, nel corso degli anni, servizi di comunicazione a persone che vivevano in situazioni di disagio economico, segnalandole all’opinione pubblica.
“Per la Rete Mondiale del Turismo Religioso la nomina di Biagio Maimone costituisce un passo decisivo finalizzato al rafforzamento della propria presenza istituzionale e operativa in Europa. La nomina segna una pietra miliare significativa per la crescita dell’organizzazione” hanno dichiarato all’unisono la General Manager Pilar Valdés Arroyo e la Direttrice territoriale per Europa Edit Székely della Rete Mondiale del Turismo Religioso, che è presente in 18 Paesi ed è nata con lo scopo di promuovere il turismo e la cultura religiosa in diverse Regioni e Paesi come mezzo di dialogo interreligioso e interculturale, sviluppo territoriale e rafforzamento del patrimonio spirituale.
La missione della Rete è, inoltre, promuovere il rispetto delle diversità religiose e contribuire allo sviluppo sostenibile di luoghi in cui si svolgono esperienze spirituali e religiose.
Il Turismo religioso e spirituale è un ponte che favorisce il dialogo tra culture e credenze diverse al fine di promuovere l’unità tra le persone e la valorizzazione delle differenze.
La Rete si impegna per diffondere i principi della sostenibilità, dell’etica e del rispetto, affermandosi come strumento essenziale per un turismo più inclusivo, arricchente e responsabile.
“Biagio Maimone, il quale ha una vasta esperienza nell’ambito della comunicazione, della cultura e dell’impegno sociale, è ampiamente riconosciuto per il suo lavoro nei media, per i suoi progetti umanitari e per i suoi eventi di ispirazione religiosa e sociale. La sua nomina reca con sé non solo una conoscenza del settore, ma anche una sensibilità profondamente allineata ai valori della Rete Mondiale del Turismo Religioso.
Biagio Maimone ha ricoperto incarichi in diverse organizzazioni che promuovono la solidarietà, la cultura e la spiritualità. Egli guiderà lo sviluppo di partnership con enti religiosi, governativi e turistici per migliorare gli itinerari di pellegrinaggio, promuovere festival culturali e generare sinergie che arricchiscano sia i visitatori, sia le comunità locali”.
ha asserito, inoltre, Edit Székely.
Maimone ha scritto il testo “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio-umanitario” che ha ricevuto la Benedizione Apostolica di Sua Santità Papa Francesco, nonché l’apprezzamento del Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin e dell’Imam Nader Akkad della Grande Moschea di Roma
Biagio Maimone ha affermato : “Accetto questa nuova sfida con onore, con il profondo desiderio di contribuire a creare una Rete che guardi all’anima dei popoli, alle loro radici spirituali e alla possibilità di costruire ponti di fratellanza.
Monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, ha inviato, in occasione della quarantaseiesima Giornata Mondiale del Turismo, che sarà celebrata il 27 settembre 2025, il cui tema sarà “Turismo e trasformazione sostenibile”, un messaggio mediante cui sottolinea che la bellezza del creato e il patrimonio culturale dell’umanità educano tutti noi a leggere i segni della sapienza di Dio.
In tale prospettiva anche il turismo diventa occasione di crescita, di incontro e di reciproca conoscenza. Difatti, mentre arricchisce le relazioni tra i popoli, l’esperienza del viaggio invita ciascuno a prendersi cura della casa comune, che è il mondo e la sua natura.
L’organizzazione Mondiale del Turismo ha scelto il binomio “Turismo e trasformazione sostenibile” per la prossima Giornata Mondiale del Turismo, ritenendo che il turismo possa guardare lontano e cogliere, nel contempo, la magnificenza dei contenuti dell’Enciclica “Laudato sì” di Papa di Papa Francesco, soprattutto dove si afferma: «La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale» .
Il Turismo Religioso accoglie tale istanza e la fa propria, con l’intento di diffonderla per migliorare la vita umana. Nel contempo ritiene doveroso valorizzare i patrimoni storici e religiosi, ossia quei luoghi che ospitano chiese, siti di pellegrinaggio e monumenti risalenti a centinaia o addirittura a migliaia di anni fa.
Solidarietà, Sostenibilità e Spiritualità: è questa la trilogia del futuro dell’umanità.
L’Italia è una nazione che pone in evidenza la sua religiosità mediante innumerevoli chiese, monumenti, cattedrali, percorsi spirituali, processioni e ricorrenze, presenti in ogni regione e in ogni paese, anche di piccole dimensioni.
L’Italia è una nazione che richiama milioni di turisti per le sue bellezze, per la sua storia, per la sua religiosità espressa ovunque.
Le nostre Chiese, gli affreschi, le sculture ed ogni altra opera, a cui i nostri artisti hanno dato vita, da sempre, sono espressione di un vigoroso sentimento di fede diffuso nella popolazione.
Anche le opere letterarie di eminenti scrittori, come Alessandro Manzoni, sono testimonianza di profonda fede cristiana.
Le nostre città irradiano una cultura religiosa forte e vigorosa e, per tale motivazione, l’Italia costituisce un baluardo prezioso per la diffusione del turismo religioso che può accedere ai preziosi tesori che la fede cristiana ha disseminato nei suoi territori.
Possiamo definire il turismo religioso con il termine “Turismo dell’Anima”, in quanto veicola la cultura della bellezza, dello spirito e dei valori profondamente morali ed estetici nel contempo.
Pertanto l’Italia è il Paese che più di tutti gli altri può sviluppare il turismo religioso per essere espressione della cultura della bellezza artistica che esprime i valori depositati nell’animo umano, che si collegano ai valori espressamente spirituali della fede cristiana.
Favorire questa forma di turismo significa avvicinarsi alla bellezza che Dio ci ha regalato, che manifesta la sua presenza e la sua impronta sulla terra, in quanto essa consente l’incontro con la spiritualità di coloro che a tale forma di turismo partecipano.
Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Si” poneva in luce l’incontro con la natura come momento altamente spirituale in quanto capace di cogliere in essa la presenza di Dio e Papa Leona XIV quando parla di missione affronta l’importanza dell’impegno concreto a favore dell’uomo, che è anche impegno a favore del suo habitat.
Mi ispiro alla Chiesa del dialogo di Papa Francesco e alla Chiesa missionaria di Papa Leone XIV per dar corso al mio impegno a favore del turismo religioso.
Colgo l’esistenza di un nesso profondo tra il turismo religioso e il dialogo, tra il turismo religioso e la missione a cui esso dà vita, che è di natura altamente spirituale ed altamente umanitaria per essere protesa verso la salvaguardia del valore della sostenibilità che, in quanto cura di ciò che ci è stato donato, ci consente di trasmetterlo alle generazioni future.
Ciò esige impegno ed ancor più l’assunzione di un impegno missionario, ossia proteso verso l’altro in un processo continuo ed instancabile perché l’ambiente, i luoghi, gli spazi appartengono a tutti e tutti di essi devono poter godere.
Dobbiamo impegnarci e mettere in moto le nostre energie migliori, quelle che vivono nel nostro mondo interno, che abitano gli spazi profondi della nostra spiritualità.
In tale accezione per me assume un significato profondo parlare di turismo religioso, in quanto esso diviene altruismo, ossia volontà di offrire benessere a tutti.
Il turismo religioso diventa, pertanto, un turismo solidale, che ci sprona a metterci in cammino per migliorare i territori umani e porli al servizio dell’essere umano.
Grandiosi sono i frutti che può generare il turismo religioso .
Innanzitutto il turismo religioso diviene il turismo che genera la pace e la fratellanza umana, che genera il dialogo e crea relazioni profonde, molto autentiche in quanto pervase dal senso della spiritualità e dell’amore fraterno.
Ed, inoltre, esso stimola la preghiera come momento di riflessione, di meditazione, come momento che favorisce l’incontro con Dio.
Il turismo religioso promuove, in definitiva, l’incontro con Dio e ci fa tendere le mani verso il cielo osservando i luoghi in cui si respira la sua presenza” .