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Dall'archivio:

+++ Donne tamponate e uccise alla barriera di Milano, accertamenti sull’autista. Era positivo alla Cannabis e alle benzodiazepine +++

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MILANO – Si sono conclusi gli accertamenti di tipo sanitario sull’uomo che era alla guida della Lancia Musa che ha tamponato una Lancia Y, nella notte di sabato scorso, alla barriera autostradale A4 Torino-Milano Ghisolfa, provocando la morte di due donne.
Al vaglio degli investigatori della Polizia Stradale anche l’aspetto psichiatrico del soggetto che non risultava in grado di fornire alcuna versione dei fatti accaduti. A tal proposito si sta valutando il suo passato anche in relazioni a pregressi stati di malessere per i quali sarebbe stato in cura presso strutture ospedaliere. E’ emersa la sua positività alla Cannabis e alle Benzodiazepine.

 

La visione dei filmati di sorveglianza della rete autostradale è stata determinante per ricostruire l’evento e la sua dinamica in quanto si vede il veicolo tamponato viaggiare a ridotta velocità per immettersi nella pista riservata al ritiro del biglietto di pedaggio e l’altro veicolo, sopraggiungere a velocità sostenuta e senza rallentare, colpire violentemente, da dietro, l’autovettura dove viaggiavano le due donne proiettandola in avanti per diversi metri. Le indagini sono tutt’ora in corso sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano.
I FATTI RIGUARDANO la notte tra venerdì 17 e sabato 18 febbraio alla barriera della Ghisolfa a Rho Il 39enne, italiano di origine marocchina, è indagato per omicidio stradale plurimo per essersi schiantato ad altissima velocità contro un’auto ferma al casello, sulla quale si trovavano Laura Amato di 54 anni di Robecchetto con Induno e Claudia Turconi di 60 anni di Rescaldina.
 

 

 

 

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