”A Milano, in pieno agosto, una donna di 71 anni è stata uccisa da un’auto rubata guidata da ragazzini di 11 e 13 anni. Dopo l’incidente sono fuggiti, rifugiandosi in un campo rom.Non è un ”tragico incidente” come qualcuno cercherà di raccontarlo: è il risultato di anni di politiche fallimentari, di campi tollerati nonostante degrado e illegalità, di un sistema che rende impuniti anche i responsabili di atti gravissimi solo perché hanno qualche anno in meno. Chi governa Milano e chi ha sostenuto queste scelte ha una responsabilità morale enorme”.
Così in un post su Facebook Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega. ”Non basta piangere la vittima: servono decisioni nette, sgomberi immediati, tolleranza zero per chi vive al di fuori delle regole e genitori che non educano i propri figli al rispetto delle leggi”.
”A Cecilia De Astis dobbiamo giustizia. Ai milanesi dobbiamo sicurezza. Al Paese dobbiamo dimostrare che la legge vale per tutti, senza eccezioni e senza alibi’.
“Era attiva, si curava per tenersi in forma. Chiedetevi anche voi se possiamo stare in questa situazione, mi sembra che ci sia poca sicurezza”. A dirlo, ai microfoni del Tgr, è Filippo De Astis, il figlio di Cecilia De Astis, la 71enne morta nel quartiere milanese Gratosoglio, dopo essere stata investita da un’auto rubata, al bordo della quale viaggiavano quattro ragazzini tra gli 11 e i 13 anni.
De Astis racconta di aver visto la madre per l’ultima volta la sera prima, e che “andava tutto bene”. Ieri il fratello Gaetano aveva rivolto un appello ai responsabili affinché si costituissero. I quattro ragazzini, tre bambini e una bambina, sono stati fermati stamattina dagli agenti della polizia locale di Milano.